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Sperlonga: storia, arte e politica

 

di Cora Craus –

 

Dal 2 al 4 luglio tre giorni di incontri culturali, divisi in conversazioni, concerti e proiezione di film.

La cultura ha un ruolo primario a Sperlonga, e riunisce in sé le molteplicità di ambiti diversi: dall’architettura all’archeologia, dalla conoscenza del patrimonio culturale, ambientale e monumentale, all’arte, alla storia e alla musica.

Quest’anno alla cultura, si somma una intensa e diversa sensibilità: il ricordo, il rispetto, il dolore, sentimenti vivi e palpitanti che prendono forma ne “Incontro ricordi della Grande Guerra 1915-2015”.

Evento organizzato, nell’ambito del Premio Grotta di Tiberio, manifestazione culturale che vede in “prima linea”, è il caso di dire, a proposito del tema di quest’anno, il Comune di Sperlonga e il suo ideatore, il Prof. Giacomo Di Raimo, dal 2 luglio vi saranno tre giorni di incontri culturali, divisi in conversazioni, concerti e proiezione di film. Il tema è il centenario della Grande Guerra, il titolo: “Incontro ricordi della Grande Guerra 1915-2015”.

“Questi tre giorni dedicati al centenario della La Grande Guerra, non vogliono essere una vera e propria celebrazione – tiene a rimarcare il Prof. Di Raimo – piuttosto vuol essere il modo per ricordare il sangue di tanti innocenti. Quella guerra è la prima esperienza collettiva degli italiani: per la prima volta, combattenti e civili, adulti e bambini, uomini e donne, sono coinvolti. La Grande Guerra lascia, in Italia come nel resto del mondo, un lungo strascico di conseguenze sociali, politiche ma anche culturali, che influiranno sulla nostra storia.”

Magici, carichi di forza e significati i luoghi deputati agli incontri: L’antica Chiesa Sanctae Mariae de Spelonche, nel centro storico del paese e il Cinema Teatro Augustus.

Il programma delle manifestazioni si articolerà nel seguente modo:

Il 2 luglio al Cinema Teatro Augustus, ci sarà la proiezione di due film storici: alle ore 18,30 “Uomini contro” (1970) di Francesco Rosi e alle ore 21,15 “La grande Guerra” (1959) di Mario Monicelli.

Il film di Francesco Rosi si ispira liberamente al libro di Emilio Lussu “Un anno sull’altipiano”, analizza la Grande Guerra come contrasto di classe tra ufficiali e truppa, accentuando la descrizione di un militarismo ai limiti della follia come la scena delle corazze antiproiettili.

Ridere di quella guerra sembrava a molti un sacrilegio e invece per Mario Monicelli la comicità funzionava come strumento perfetto non solo per giocare su vizi e virtù del carattere nazionale ma anche per smontare il mito della Grande Guerra così come lo aveva costruito e diffuso la retorica fascista.

Il 3 luglio, alle ore 17,15 nell’antica Chiesa Sanctae Mariae de Spelonche, concerto di apertura con le parole e la chitarra classica di Luigi Attademo docente al Conservatorio di Musica “G. Donizetti” di Bergamo, il quale eseguirà opere di Scarlatti, Paganini e Giuliani. A seguire, il Prof. Francesco Sabatini dell’Università La Sapienza di Roma, coordinerà l’incontro del Prof. Virgilio Ilari dell’Università di Macerata (Il ruolo dell’Italia nella Grande Guerra) e del Prof. Carlo De Bac dell’Università La Sapienza di Roma (Voci dalle trincee), con letture di prose e poesie curate dal giornalista Michele Cucuzza.

Il 4 luglio, alle ore 17,15, sempre nell’antica Chiesa Sanctae Mariae de Spelonche intervista colloquio a tre voci: “Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo” e “L’Italia economica prima e dopo il conflitto”, con il Presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana il Prof. Mario Di Napoli, il prof. Emilio Gentile e il Prof. Guido Pescosolido entrambi dell’Università La Sapienza di Roma.

La notorietà e l’assoluto prestigio delle persone che hanno ottenuto in passato, il Premio Grotta di Tiberio, la qualità elevatissima dei concerti, delle mostre d’arte, dei convegni, degli incontri e i risultati di promozione culturale conseguiti consentono a queste giornate di interpretare un ruolo di grande rilievo nel settore della cultura nazionale.

 

 

 

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista