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Loris Manià, il numero 1 della Top Volley

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di Arianna Salpietro –

Domenica il Palabianchini vede la vittoria della Top Volley ma poteva finire con quella del Cmc Ravenna, il video check rimette tutto in gioco. La squadra non delude sfrutta benissimo il momento regalando alla Top Volley un’altra possibilità, vittoria 3-2 al tie break con l’esordio del secondo palleggiatore Davide Pellegrino .
I pontini portano a casa due punti, superano i romagnoli in classifica aggiudicandosi il sesto posto nel campionato Superlega UnipolSai.

Importante contributo per questa vittoria in casa lo dobbiamo ai liberi della nostra squadra con il numero 1 Loris Manià e la spettacolare difesa di Daniele Tailli che indossa la maglia numero 10.

Il trentacinquenne friulano Manià quest’anno è stato chiamato a sostituire Salvatore Rossini, dopo ben cinque anni a Modena. Risponde subito alla chiamata di Mister Blengini uno dei migliori ed esperti specialisti del ruolo che ci regala il “fardello” della sua esperienza, ma sapevate che ha scoperto il suo dono in ritardo?

Inizia a giocare come schiacciatore proprio nella sua Gorizia in B2.
Nella stagione 1998-99 viene ingaggiato dall’Adria Volley Monfalcone per un biennio.
A Trieste ricopre il nuovo ruolo di libero prima in B1 poi per due stagioni in A2 raggiungendo la promozione in A1 nella stagione 2002-03 e l’anno successivo nella massima serie.
Si trasferisce nella Sira Ancona per altri due anni in A2. Nel 2006-07, l’ingaggio a Piacenza quindi il conseguente trasferimento a Montichiari dove incontra il “capitano” della nazionale olandese nonchè il numero 2 della Top Volley , lo schiacciatore Jeoren Rauwerdink. Piacenza lo porta a vestire la maglia azzurra conta 56 presenze nella stagione 2009-10, l’esordio in nazionale l’11 novembre 2007 durante la partita dell’All Star Game di Forlì. Quattro stagioni in nazionale che lo vedono disputare l’Europeo 2009, le World League 2008, 2009 e 2010 oltre alle qualificazioni per le Olimpiadi di Pechino.
Nella stagione 2014-15 la società pontina chiama Loris a vestire la maglia camouflage numero 1, pronto a dare il massimo e l’abbiamo visto, per la nostra  Top Volley Latina.

A tal proposito abbiamo domandato proprio al libero Loris Mania come giudica la prestazione della squadra contro un avversario difficile come Ravenna.

Siamo riusciti a vincere e portare a casa due punti importanti nonostante fosse una partita difficile. Siamo partiti male ma credo abbia influito tutta la settimana che abbiamo avuto alle spalle, molto strana. Alla fine due punti sono meglio che niente”.

Volendo approfittare della sua gentilezza mi sono permessa di intervistarlo, per far conoscere  meglio alle nostre lettrici (e ai lettori…), il libero di casa.

Dopo essere stato cinque anni a Modena con una “calda” tifoseria come sei stato accolto da Latina?

“Sono stato accolto veramente bene mi hanno trattato come un figlio, siamo stati invitati a cena a casa dei tifosi e soprattutto abbiamo un  grande tifoso che ci prepara dei biscotti per le trasferte, mi sento a casa”.

Provieni da una società con una grande storia alle spalle e sei giunto in una società giovane ed ambiziosa, hai notato grandi differenze?

Sì, ho notato che comunque la Top Volley è una società giovane che sta crescendo e stanno lavorando per il  futuro. Modena è una società appunto con una grande storia e quest’anno sta facendo bene. Entrambe sono società serie ma Latina deve ancora crescere”.

Sesti dopo il girone d’andata ad un punto dai quinti, ti aspettavi una partenza così positiva?

“Non mi aspettavo il sesto posto ma siamo un bel gruppo. Siamo una squadra che lavora bene e sodo, finalmente c’è un gruppo compatto che non è diviso in due fazioni ma un gruppo unico. Alla fine il sesto posto è un ottima posizione, speriamo di tenerlo ben stretto e fare di più”.

Come si vive a 800 km di distanza dalla propria famiglia a Trieste?

Per dirti la verità è dura, perché sono lontani ed ero abituato ad avere la famiglia sempre con me, che mi seguiva. Ma devo dirti anche che sto bene perché finalmente riesco a dormire e qui c’è tanta bella gente, molto aperta ed un clima molto caldo”.

Data l’esperienza in più spogliatoi nella tua carriera, come è il rapporto dentro lo spogliatoio Top Volley?

Sì, questo per me  è lo spogliatoio più unito e compatto che abbia visto. Le altre squadre erano sempre divise in più gruppi mentre qui ritrovo un gruppo unito ed essendo il più “vecchio” invito sempre i più giovani a casa mia, è proprio lì si vede che siamo uniti”.

Perché hai iniziato come schiacciatore e dopo hai scelto di giocare come libero?

“In realtà ho iniziato a fare il palleggiatore perché ero piccolo, poi crescendo mi piaceva schiacciare e ho deciso di intraprendere la strada di schiacciatore. Successivamente ho scelto di fare il libero perché il ruolo permette una carriera più lunga”.

 

 

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