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La capacità intellettiva e creativa delle donne. Rita Levi-Montalcini ci spiega

di Federica Nitti –

“ Sin dai primi barlumi di intelligenza, indipendentemente dal fatto che si sia portatori di due

cromosomi X o di un X e di una Y, si dovrebbe essere consapevoli dell’esistenza di valori non

deperibili con il tempo quali quelli di natura etica e intellettuale.” Rita-Levi Montalcini,

una donna che ha lottato per le donne: neurologa, vincitrice del Premio Nobel per la medicina

(1986), la prima ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze, senatrice a vita dal

2001, ma su tutto il suo grande amore per la scienza,  il lato umano e i suoi valori etici.

Si schiera dalla parte dell’universo femminile, riuscendo a dimostrare scientificamente  che

oltre la forza fisica, non vi è alcuna distinzione intellettuale tra uomo e donna.

Oggi la parità dei sessi è largamente riconosciuta dalla società, ma quando si tratta di

leadership, la parità è solo apparente. Pochissime le donne che assumono ruoli decisionali,

perché il potere è gestito principalmente da uomini. E’ chiaro che noi donne desideriamo

affermarci nel mondo del lavoro e se prima la nostra era una lotta per la rivendicazione dei propri

diritti, oggi si trasforma in una lotta di capacità per dimostrare le proprie potenzialità. Dimostrare

di essere all’altezza di tutti i ruoli richiesti dalla società.

“Il punto è che non si tratta di una guerra tra generi, ma del futuro della società. Solo

attraverso l’interconnessione tra uomini e donne è possibile ottenere un risultato positivo per

l’umanità”.

Rita Levi-Montalcini ritiene fondamentale il lato umano che è in ognuno di noi; per

esempio lei, “quando conosce una persona non si chiede chi è, da dove viene, qual è la

sua religione o se ha una religione. Ciò che le interessa è la capacità lavorativa e soprattutto

la componente etica, in quanto qualsiasi mestiere o professione esercitati senza di essa, sono

pericolosi per l’uomo e l’umanità intera”. Così la descrive Giuseppina Tripodi nel libro “L’altra

parte del mondo” scritto in collaborazione con la Montalcini.

Una donna incredibilmente affascinante da cui abbiamo imparato e alla quale dovremmo essere

grate; oltre le notevoli scoperte nel campo medico ci ha regalato preziosissimi insegnamenti

morali.

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da una donna

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