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Latina e le sue autrici. “Infanzia – Ricordi di Forlì del Sannio, il paese delle ciliegie” di Francesca Desideri.

 

Di Cora Craus –

Francesca Desideri, nel suo “Infanzia – Ricordi di Forlì del Sannio, il paese delle ciliegie” ha scelto un raffinato stile diaristico dalla limpida narrazione, che rende la lettura una piacevole compagna di avventura e di confidenze. L’autrice con le sue scene di vita nei luoghi della sua infanzia ricostruisce, con una straordinaria sintesi, un percorso fatto di miti semplici, di piccoli e grandi eventi legati alla quotidianità capace di restituirci l’iconografia di un epoca.

Il libro di Francesca Desideri è il racconto della sua vicenda spirituale, culturale, artistica, e le pertinenti digressioni sulle particolarità architettoniche, ambientali e atmosferiche dei luoghi dimostrano la sua sensibilità a cogliere e a restituire sulla pagina il mondo che la circonda. Il libro è un prezioso album di momenti felici, che, spesso, hanno come comune denominatore il vivere in comunità, il condividere la vita con quanti la circondano. Una dimensione, del piccolo paese, certo, e di un’epoca meno alienante, ma ricostruibile anche oggi, anche nelle metropoli, in fondo ogni quartiere è un microcosmo, un paese.

Nei capitoli del libro, veri propri cammei di vita, personale, sociale e politica, l’autrice ricorda come, allora, in ogni famiglia ci fossero “emigranti” che cercavano occasioni di lavoro in luoghi, in terre lontane. Esemplare la storia del bisnonno Umberto che vi invitiamo a leggere con grande attenzione e sensibilità avendo cura di sostituire l’italianissimo nome del protagonista e il suo porto d’arrivo: è crudele cronaca di oggi.

L’autobiografia è la narrazione il cui protagonista, l’io narrante e l’autore sono la stessa persona non fa eccezione questo lavoro di Francesca Desideri in cui vi è la sua storia, la storia della sua famiglia una delle tante famiglie italiane che nel secondo dopoguerra cercarono, con alterne fortune, di costruire il loro futuro.

Persone segnate dalle sofferenze della guerra e dalla delusione, dall’inganno del regime fascista. Un regime che aveva promesso lavoro, benessere, abbattimento delle ingiustizie sociali, e, invece, sappiamo tutti quello che realmente avvenne e come la sua epopea finì, nell’orrore delle leggi razziali e in una guerra senza onore, insieme a sessanta milioni di morti.

L’autrice racconta un significativo episodio del disagio patito da chi, come il nonno, e di conseguenza da tutta la famiglia, per aver rifiutato la tessera del partito fascista rivendicando la sua opposta convinzione politica: comunista.

Le autobiografie ci affascinano in sé per sé e pur continuando a cercare descrizioni convincenti del termine ci hanno particolarmente conquistato le parole di Francesca Desideri: “Gli eventi, tutti, si dipanano e si intrecciano mescolando vite a vite, dolori a dolori. Gioie a gioie e rimangono in te in un caleidoscopio di ricordi dove chi vive e chi muore ha la stessa valenza. Chi incontri nel tuo cammino, se ha destato il tuo interesse, rimane in te, se non ti ha dato nulla svanisce, semplicemente non esiste. Un grazie di cuore a chi è entrato nella mia vita e ci è rimasto tanto da essere ricordato”.

“Infanzia – Ricordi di Forlì del Sannio, il paese delle ciliegie” di Francesca Desideri. Ed. LA Ruota –  Pag.116 – € 10

 

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista