ED Abitare l'Agro PontinoED AttualitàED CulturaED LibriED PoliticaED PSICOLOGIA

Una spietata analisi storica, politica di ieri e di oggi attraverso le pagini di un fantasy “Fantasmi a Latina”

di Cora Craus –

In “Fantasmi a Latina – Radici, fondazione, costruzione di un mito, liberazione” vi sono cronaca politica/sociale e indagine storica che si fondono per dar vita ad un sofisticato fantasy dal corposo contenuto storico cifra stilistica dello scrittore sermonetano Antonio Scarsella.

 Chi sono i fantasmi di Latina? Un Benito Mussolini, che si ostina ad apparire in luoghi avvolti da una criticità tutta moderna ed una folla, dai mille accenti dialettali, di fantasmi di gente comune, spesso, disperati alla ricerca di una speranza, di un lavoro, di una sopravvivenza.

 Con l’espediente letterario del fantasy l’autore ci guida in “presa diretta” nelle storie umane che popolano i tableau vivant degli avvenimenti della nascita di Littoria/Latina e riannoda i fili della città prediletta del Duce alla storia ben più antica del suo territorio e al suo sviluppo odierno e alle aspettative future; esfoliandola dai falsi miti, dall’inesistente epica della sua fondazione e mettendo in luce le reali, infinite vite sacrificate per la bonifica.

 Ci ha incuriosito un passaggio dove l’autore fa porre ai suoi personaggi una domanda che tutti hanno e tendono ancora ad eludere: perché Latina non ricorda, non celebra la sua liberazione avvenuta il 25 maggio del ’44 da parte della V armata USA? E, perché è l’unica città d’Italia che non ha una strada intestata alla Resistenza?

Nelle pagine si srotolano insospettati scenari e personaggi ed il ritmo incalzante della narrazione immediata e lineare spinge il lettore nel gorgo delle vicissitudini passate, nella più stretta attualità e qualche ottimistica considerazione sul futuro. L’io narrante è Vittorio Mezzanotte direttore del più importante quotidiano della città coinvolto, suo malgrado, nelle spire del soprannaturale.

 “Fantasmi a Latina” (Ed. Sintagma – pag.261 – €15) è stato pubblicato nel 2018 e riscosse un grande successo dando la stura ad un rivitalizzante dibattito politico ad una delle prime presentazioni partecipò un entusiasta Roberto Speranza di lì a poco designato ministro della Repubblica.

 L’autore, Antonio Scarsella, è laureato in Scienze politiche, e credo che in questo romanzo si riverberi davvero la sua formazione regalando al lettore un analisi stringente dell’attuale realtà politica locale.

Ci piace considerare questo romanzo quasi un ponte della pacificazione storica: si riporta alle reali dimensioni, una forse troppo insistita lotta tra i “privilegiati” coloni del nord, gli “invasori” del sud e i “contro tutti” gli autoctoni, gli abitanti lepini traditi due volte: prima utilizzati in maniera disumana per la bonifica e poi esclusi dall’assegnazione dei poderi. Un universo di persone unite da un comune denominatore: la miseria e lo sfruttamento.

Tutti fantasmi in cerca di ascolto, di giustizia per riappropriarsi del loro diritto alla pace.  In questo “vivere” quotidiano si ripercuote il dramma della seconda guerra mondiale con i suoi strascichi che danno luogo ad un giallo nel giallo l’omicidio, tenuto nascosto, di Quinto Milani e perché continuarlo a nasconderlo, 90 anni dopo, anche nella nostra dimensione umana?

E poi, queste apparizioni sono davvero un mistero soprannaturale oppure è solo un miserevole inganno umano? Cosa si nasconde, davvero, nell’apparire di troppi fantasmi a troppi testimoni? O, forse, è la metafora di un generale malessere più vicino all’attuale e recentissima crisi politica/ amministrativa di Latina che a Littoria?

Quarta di copertina: “Nella redazione del più seguito giornale di Latina, a tormentare le estive giornate del direttore Vittorio Mezzanotte non è tanto la caduta del ventennale governo di Centro–Destra o il “nuovissimo” quasi ostentato dalla nuova amministrazione civica, e neppure l’intitolazione dei “Giardinetti” ai magistrati-eroi Falcone e Borsellino o il fallimento della partecipata Latina Ambiente, bensì una serie di confidenziali e attendibili segnalazioni di avvistamenti nientedimeno che del fantasma del Duce…”

Previous post

Presso il Caffè degli Artisti la mostra “Nature” di Ersilia Sarrecchia

Next post

Latina. Presso il teatro Moderno i Giovani Filarmonici Pontini in concerto con “Il suono dell’immagine”

Cora Craus

Cora Craus

Giornalista