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Dieci anni di MAD donna all’ottava edizione

di Arianna Salpietro –

Non delude il presidente e art director Fabio D’Achille, anche quest’anno celebrata la donna con un doppio anniversario, l’ottava edizione di MAD donna  e il suo decimo anno di attività di Mad Museo d’Arte Diffusa.  La Donna al centro degli sguardi di tutti nella più grande rassegna del territorio dedicata all’arte al femminile in occasione dell’8 marzo.

 MAD Rassegna d’Arte Contemporanea, è l’acronimo di Musica, Arte e Degustazione, da quasi dieci anni sta trasformando il capoluogo pontino e la sua provincia in un grande museo itinerante di Arte Contemporanea, un vero e proprio contenitore culturale pubblico e privato che dialoga con la realtà attraverso una formula consolidata di esposizione artistica”.

Quest’anno vi è stato un cambio di location, le scorse edizioni sono state ospitate al Museo Emilio Greco di Sabaudia, ora vede partecipe il Museo d’Arte Diffusa, in collaborazione con il Comune di Latina e l’Assessore alla Cultura Marilena Sovrani, apre all’arte al femminile gli spazi museali istituzionali di Latina alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea ed il Museo Duilio Cambellotti, guidati dal  Direttore scientifico Vincenzo Scozzarella.

L’arte che parla al femminile  che tocca tutti indistintamente, una donna “sempre più orientata all’Universo che sa ricevere e che ascolta. Una Comunicazione d’insieme all’Umanità più ricettiva”.
Oltre ai temi che oggi ci hanno fatto diventare insensibili perché la violenza fa parte della vita quotidiana, quest’anno è stato giusto parlare anche di pari opportunità del lavoro artistico delle donne.

Sono venticinque le artiste, tra emergenti e professioniste, ibride contaminazioni, che sono presentate al Museo d’Arte Diffusa in tutte le forme dell’arte, dalla pittura alla fotografia, dal design all’eletronic art, dalla scultura all’illustrazione.

Le mostre resteranno aperte al pubblico fino a domenica 29 marzo nella Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea inaugurata venerdì 6 marzo. Durante il vernissage si è potuto assistere alla performance di Stefania Romagna. La mostra con le sue artiste protagoniste, sono le fotografie di Paola Acciarino Angela, Lucia Finocchito, Marianna Carolina Sale  e Maria Antuono; la pittura di Antonella Catini, Antonella D’Auria, Renèe Fabbiocchi, Alessandra Mamone, Alessandra Montesi, Anna Laura Patanè, Stefania Galiano e Aldamaria Gnaccarini; per quanto riguarda il design Cecilia De Paolis, mentre è esposta la videoarte di Francesca Fini, il digital painting Alessandra Iannarelli e Maria Antonietta Scarpari, scultura e pittura di Emilia IsabellaRosy Losito invece installazioni e pittura; ancora le installazioni di Maria Gloria Sirabella e Stefania Anarkikka Spanò. Non finisce qui… i disegni di Magdalena Tomala, la pittura di Daisy Triolo e le fotografie di Alessandra Tripodi.

La seconda mostra al Museo Duilio Cambellotti vede esposta un’installazione dell’artista Rosy Losito e la performance sui trampoli di Alessandra Leonardi di Mylifeanimation che è stata inaugurata sabato 7 marzo, arte fatta da donne in onore delle donne.

“Il dialogo con le arti è uno dei momenti più interessanti di MAD che attraverso il lavoro di pittori, scultori, fotografi e performer interpretano l’arte contemporanea in un flusso vitale interattivo che il territorio sembrava aver dimenticato”.

Tra le parole dette e non dette, tra anima e cuore l’universo femminile conquista e dà un sapore diverso al MAD;  lo scenario si moltiplica insieme alle location che da una unica ora diventano ben quattro per questa ottava edizione: Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina, Sala 5 della Pinacoteca; Museo Cambellotti Museo Antropologico della Terra Pontina; Centro Don Luigi Sturzo.

Incontro la make up artist Eleonora Olimpio, giovanissima,  che ha partecipato al progetto: “Sono stata subito entusiasta di partecipare a questo progetto, la violenza sulle donne è un tema che mi sta molto a cuore in quanto donna e sostenitrice di esse. Mi occupo di moda e mi diverto a creare look stravaganti, ma il mio lavoro non è solo creatività. Lavoro anche con donne “comuni” che ogni tanto decidono di coccolarsi e di volersi vedere diverse, più belle!

Le mie clienti si mostrano a me “nude” e sta a me capire come vorrebbero vedersi, cogliere la loro personalità e quello che vorrebbero trasmettere in quel giorno. Cerco di creare quella complicità femminile che permette di leggere meglio la persona che ho davanti e che si deve fidare di me… Insomma amo il mio lavoro perché amo le donne! Siamo folli e inutilmente insicure, abbiamo debolezze che cerchiamo di nascondere con chili di mascara… Ed è fantastico che basti così poco a farci sentire improvvisamente più sexy, sicure, desiderate, ammirate e subito pronte a conquistare il mondo!”.

Non dimentichiamo che il progetto parla di violenza “a volte nascosta” sulle donne ed Eleonora  continua dicendo – “Peccato che proprio nel momento in cui dovremmo essere più forti arriva l’unico a cui non dovremmo aprire il nostro cuore, si approfitta della grande sensibilità che ci caratterizza credendo di farsi valere solo perché è “più forte, solo fisicamente” di una donna!”.

Per omaggiare la Festa della Donna è stato anche possibile visitare opere d’arte delle artiste Maria Antonietta Scarpari e Simonetta Massironi, presso il Circolo Don Luigi Sturzo, in esposizione fino alla fine del mese. Tutto a cura di Fabio D’Achille.

“Le raffigurazioni globali di tutte le artiste insieme, delineano involontariamente una visione aerea e onirica della vita, tra sogni reali e immagini sospese”.

Questo articolo è un omaggio a tutte le donne, quelle che hanno lottato e hanno vinto che siano battaglie o paure, che siano uomini o ingiustizie, grazie per tutte quelle aspirazioni; questo è un omaggio all’arte che ha il sapore dei sogni, quelli al femminile.

 

 

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