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Autori pontini. “Il sapore del sale – Il sale, metafora del fato che dona gusto alla vita” di Giovanni Pacella

Di Cora Craus –

“Il sapore del sale – Il sale, metafora del fato che dona gusto alla vita” di Giovanni Pacella, in arte “Spaghettazzo” è uno zibaldone nella definizione più autentica del termine in cui si mescolano idee, temi, stili eterogenei. Nei ventuno pezzi che compongono il libro, l’autore, spazia dalla confidenza autobiografica alla sperimentazione dei vari generi letterari passando dal sentimentale all’ horror, dalla composizione di versi alla descrizione tecnica di strumentazione marina, alla bellezza del mare vista con gli occhi di un innamorato: “La diafana linea turchina, come in un dipinto impressionista d’Eugèn Boudin, delineava un accennato taglio fra mare e nuvole basse, sembrava dividere due realtà della natura lasciando un tenue ricordo nostalgico nella contemplazione di quel quadro naturale”

 E crediamo che il sapore di sale del titolo racchiuda la serena convinzione dello scrittore che l’empatia, la capacità di interagire con l’universo mondo, la spiritualità diano sapore e significato alla vita.

Nel libro “Il sapore del sale” (Ed. Metropolis-Ulisse. Net – pag. 341) trovano spazio le riflessioni/consigli sul trovare e seguire la propria strada nella vita, un confidare, al lettore, come abbia scelto la sua accettando sfide, ostacoli, vittorie e sconfitte. Nelle pagine emerge l’interesse dell’autore per i moti dell’animo proprio e altrui, per le storie delle persone.

 Il pensiero dello scrittore viene esemplificato da una struttura di colte citazioni letterarie, artistiche e storiche. Ma la parte più verace, più concreta è l’interesse per le vicissitudini degli esseri: li osserva, li studia e infine ne condivide genuinamente i sentimenti anche quando vengono nascosti dietro la pungente ironia partenopea, dietro la maschera “della macchietta”; ciò appare chiaro nella costruzione sia della trama sia delle caratteristiche dei vari personaggi che popolano il libro.

La passione per il mare con le sue regole e la sue bellezze, l’autore è stato Ufficiale della Marina Militare Italiana, viene espressa in pagine piene di poesia come nel racconto “La nave” dove si avverte l’orgoglio e l’amore per la scelta di vita fatta. “Le storie degli uomini della Marina sono segnate dalla salsedine e gelosamente custodite nei loro abbottonati silenzi, a volte ne parlano, altre volte no, oppure quando sono di vena romanzano le loro avventure agli occhi dei figli e dei nipoti… perché è bello parlare del mare”.

 E un lungo elenco di famosi libri di narrativa marittima sono la testimonianza tante volte ribadita, nelle pagine del libro, per il mondo delle lettere. “La sua cabina era zeppa di letteratura marinaresca, Conrad, Baricco, Stevenson, Melville, Verne, Hemingway, Larsson ed anche l’Odissea di Omero…”

Il sentirsi fiero delle proprie radici, per la terra natia, Napoli, è descritta nel bellissimo pezzo “Passeggiata napoletana” una autentica scoperta, sia della parte più nobile sia della parte più popolare, dell’antica capitale del Regno delle due Sicilie. Una passeggiata che si snoda, tra le vie e i vicoli, i monumenti, la storia, le vicissitudini di Napoli, in compagnia di uno specialissimo amico: Pino Daniele e le sue canzoni che sono poesia, filosofia, denuncia pura.

 Abbiamo trovato irresistibili alcuni racconti quali “Lo spione” una divertente, arguta pochade degli equivoci. Ne “Il ladro”, abbiamo sentito la rabbia misteriosa del giovane Tore, frutto di una violenza, di abuso sessuale su una giovinetta, sfociare in una sbagliata strada senza ritorno che sembra condurlo al crudele carcere de Le Vallette di Torino; ma la fede, in questo caso la grande spiritualità cristiana dell’autore esplode in un imprevedibile finale. Abbiamo riso di cuore dello spaurito protagonista dell’horror “Il guardiano del cimitero”. Qua e là ci è parso di immergerci in racconti dall’eco felliniano come in “Artemio”.  Le pagine de “Il sapore del sale” sono abitate da folklore, letteratura, vita: uno scrigno di curiosità.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista