ED Racconta

“Agli eroi dai capelli bianchi”. I nonni non si dimenticano mai.

di Laura Fasciani –

Vorrei averti ascoltato di più, ogni volta che ti dimenticavi quello che già mi avevi raccontato e io, troppo presa dalla mia vita, ti dicevo “nonno già me lo hai detto”. Avrei voluto sedermi di nuovo e riascoltare ancora le tue parole, adesso che ne avrei bisogno, che avrei un folle bisogno di sentire quel tuo tono di voce così pacato, così diverso dagli altri, lento e profondo tanto da entrarmi dentro e calmare ogni mia stupida ansia, ogni stupido problema che non è niente in confronto alla tua vita, alla guerra, alla fame, alle difficoltà che eroi come te in quei tempi hanno affrontato.

Come posso pensare nemmeno lontanamente che i miei siano dei problemi; io, che ho sempre avuto tutto dalla vita, anche grazie a te!

Vorrei tornare ai giorni in cui in tutti i modi cercavi di insegnarmi le tabelline e dopo pomeriggi interi ero in grado di tornare da te, il giorno dopo, e di aver già dimenticato tutto! E tu con la tua infinita pazienza partivi di nuovo da zero, te le inventavi tutte…

Nonno ti immagino seduto in prima fila il giorno della mia laurea a piangere orgoglioso di me perché, in fondo, la matematica non era il mio forte, ma in qualcosa sono riuscita!

Mi manchi terribilmente, perché sono ancora un bambina che ha bisogno di tutti quei vizi che solo un nonno può dare, mi manchi, ma ogni giorno mi guardo allo specchio e vedo nei miei occhi blu gli stessi che avevi anche tu e sento che in fondo sei parte di me e che nulla potrei mai temere se ho preso da te almeno un quarto della forza che ti caratterizzava.

Vorrei amare come hai amato tu, tanto da lasciarti andare quando nonna se ne è andata solo perché non riuscivi più a trovare un senso alle tue giornate. Non aveva più senso mangiare se non c’era più la tua Giulietta a rimproverarti di stare attento al diabete, non aveva più senso guidare: lei non c’era a nasconderti le chiavi, non le avresti potuto dimostrare che eri ancora un giovanotto!

Quando sei stato male non facevi altro che ringraziarci per esserti vicino, per esserti d’aiuto, senza nemmeno renderti conto di quanto noi ti siamo grati per l’uomo che sei stato, per l’amore che hai costruito intorno a te, tale da impedirci di starti lontano, tale da non aver immaginato nemmeno per un momento di poter abbandonarti in qualche ospedale, lontano da noi!

Siamo stati insieme fino all’ultimo respiro, e in ogni mio respiro tu vivi… Ti dedico la mia vita, spero che possa essere all’altezza!

Ciao nonno!

 

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