ED CulturaED Intervista

Impresa e Arte. Ersilia Sarrecchia ci racconta il suo mondo

di Luisa Belardinelli –

Sulla scia della ormai conclusa Fiera d’Arte Contemporanea di Bologna e al fermento culturale che ogni anno suscita, pensavo agli artisti della nostra provincia che si sono negli anni contraddistinti su tutto il territorio nazionale e all’estero. Una fra questi, Ersilia Sarrecchia, pittrice, scultrice e designer di oggetti moda.

Ersilia nasce con un sogno, quello di muovere i sensi attraverso il colore, le forme, il disegno e la fotografia, in una provincia spesso distratta. I suoi incessanti studi, ricerche e sperimentazioni la portano in breve tempo a distinguersi nel suo ambiente. Sin da subito si caratterizza con un soggetto, “la rana”, amato da molti e accettato anche dalle critiche più severe. Ersilia entra nel mercato dell’arte con una identità forte e decisa, con le capacità artistiche vincenti e con un sorriso e una positività che la porteranno lontano.

Ho voluto intervistarla per esaltare una delle figure che portano speranza al nostro territorio, che possono quindi essere d’esempio ai tanti sognatori decisi a cambiare la loro vita.

 

L.B. – “Quando hai avuto la conferma che la tua arte potesse piacere al pubblico?

E.S. – “In realtà sin dalle primissime esposizioni le mie opere hanno destato interesse,  curiosità e di conseguenza mercato, soprattutto in ambito locale, parliamo dei primi anni duemila a Latina”.

L.B. – “Sei stata forse l’unica artista di Latina che è riuscita a creare un brand e a promuoverlo anche fuori dalla provincia. Ci racconti come hai fatto?”

E.S. – “Diciamo che la curiosità rispetto ai materiali, le varie tecniche e l’esigenza di sperimentare sono state la premessa per una naturale evoluzione del lavoro che mi ha portata alla creazione di oggetti d’uso comune e complementi d’arredo, ceramiche e accessori moda, borse, cravatte, capi d’abbigliamento come T-shirt e camicie stampate o dipinte a mano, gioielli in terracotta e vetro. Ho avuto la possibilità di esporre le mie collezioni a Mosca e a Las Vegas riscuotendo grande consenso del pubblico e diverse commesse.”

L.B. – “Parliamo de laranarossaGALLERY. Come nasce (è una vera e propria attività imprenditoriale?), cos’è esattamente e quali progetti avete in programma.”

E.S. – “laranarossaGALLERY inaugura l’11 dicembre del 2010 con una mia personale dal titolo “Riflessioni Urbane” dedicata a Latina. Gli spazi della galleria, che sono stati concepiti inizialmente come showroom de laranarossaDESIGN e spazio contenitore dei miei progetti pittorici, si sono prestati da subito alla promozione dell’arte attraverso numerose esposizioni. Nei quattro anni di attività abbiamo ospitato mostre collettive e personali di artisti sia affermati che emergenti, italiani e stranieri. La qualità del fitto programma espositivo ha reso laranarossaGALLERY un riferimento nel panorama contemporaneo nella nostra città ma anche in ambito nazionale. Parallelamente all’attività espositiva, la galleria ha proposto iniziative a scopo benefico, come l’asta dedicata alla LAV di Modena, con la quale ha sostenuto canili terremotati, l’asta realizzata in collaborazione con l’Associazione Michè per sostenere una scuola d’arte in Tanzania, alcune aste a sostegno del Centro Donna Lilith.”

L.B. – Ersilia e la sua Latina. Come vivi la provincia da un punto di vista artistico?

E.S. – Molto legata alla mia Latina, molti gli affetti, innamorata dei luoghi. Vivo principalmente a Modena da circa quattro anni, quindi non seguo il panorama artistico locale, se non attraverso la promozione dei nostri eventi, avverto comunque un certo fermento. Ho notato nel tempo una certa superficialità e approssimazione, poche le conoscenze del contemporaneo, tendenza ad esporre ovunque e qualsiasi cosa.

L.B. – Di arte si può vivere?

E.S. – Sopravvivere di certo, l’ho fatto per anni.

L.B. – Progetti futuri?

E.S. – Molti, importanti, ma prematuro parlarne…

L.B. – Se potessi tornare indietro nel tempo, in quale periodo artistico vorresti vivere?

E.S. – Non andrei troppo indietro, storicamente l’attività artistica è sempre stata negata alle donne che relegate in casa o nei conventi non potevano dipingere ma occuparsi solo di arti minori come ad esempio il ricamo. Le cose cominciano a cambiare soltanto all’inizio del secolo scorso attraverso le avanguardie storiche a cui partecipano molte artiste o anche negli anni settanta con il femminismo e la diffusine della body art, potrei essere affascinata proprio da questo nuovo fermento e possibilità di affermazione al femminile.

L.B. – Hai un sogno nel cassetto?

E.S. – Erano e sono molti, determinazione e tenacia ne hanno esauditi molti, direi di continuare così!

 

Una donna, Ersilia, che è riuscita a comunicarci come spesso grazie alle passioni si riescano a raggiungere piccoli e grandi traguardi. Buona creatività a tutti!

 

 

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Luisa Belardinelli

Giornalista