ED CulturaED Intervista

FotografiAMO. Una finestra sul mondo per i ragazzi disagiati.

di Emanuela Federici –

Le emozioni racchiuse in una foto sono quelle che porti con te nella vita. Ogni immagine è lo scrigno di un’infinità di sentimenti legati a esperienze vissute, luoghi magici e momenti indescrivibili. Ognuno di noi le tiene nel cuore, accatastate tra le cose di tutti i giorni, come un tesoro che tocca lati della nostra infanzia che i ricordi spesso non riescono a raggiungere.

Pontireti o.n.l.u.s. e Smile Lab hanno deciso di dare la possibilità ad ogni bambino, soprattutto a quelli più disagiati, di costruirsi questo tesoro. FotografiAMO. Un percorso gratuito creato proprio per chi non ha mai avuto modo di concentrare la propria attenzione sui dettagli della vita. Un corso formativo rivolto ai ragazzi più sfortunati, per dare loro l’occasione di prendere parte ad un progetto comune e di avvicinarsi alla fotografia.

“Imparare ad usare la macchina come mezzo di espressione è un modo per aiutarli a conoscere le proprie capacità ed un primo approccio alla scoperta dei propri sogni. A volte distaccarsi da una situazione di disagio, quale può essere quella familiare o comunque quella in cui si è costretti a vivere ogni giorno, insegna a guardare la vita dalla giusta prospettiva e a pensare al proprio futuro come qualcosa di realizzabile” ci spiega Pierpaolo Cioeta, Presidente di Smile Lab. “Insieme ad Antonello Madia, responsabile di questo corso, stiamo cercando di avvicinare questi ragazzi al mondo della fotografia. Si tratta di un’iniziativa volta al raggiungimento di vari obiettivi, tra cui l’insegnamento delle principali tecniche fotografiche e dello spirito d’osservazione. Due cose, a mio avviso, fondamentali per lo sviluppo della creatività e per una maggiore percezione della realtà che li circonda”. Smile Lab è un’associazione che riesce ad organizzare attività formative creando una sinergia tra vari ambiti, come la cultura, lo sport e l’arte. Tra i vari percorsi da loro proposti, questo è il primo che si affaccia nell’ambito del sociale.

Un corso rivolto ai bambini del doposcuola organizzato e realizzato in collaborazione con l’Oratorio Don Bosco di Latina. Ragazzi con situazioni complesse alle spalle, che vivono in case famiglia o con genitori in difficoltà. Minorenni che vengono da altri paesi e che non hanno dei riferimenti se non quelli dei volontari che ogni giorno svolgono attività di sostegno presso l’associazione Pontireti.

I nostri volontari sono delle figure fondamentali per la crescita dei ragazzi. Senza di loro non saremmo in grado di seguirli, di aiutarli a superare le difficoltà di tutti i giorni. Per questo abbiamo deciso di organizzare un corso anche per loro” interviene Michela Bondioli, Segretario organizzativo dell’associazione e Responsabile del “Doposcuola Don Milani”. “Per dare loro le capacità per sostenere i ragazzi durante questo percorso e per comprendere meglio i loro sforzi creativi. Vogliamo dare a tutti i ragazzi che seguiamo la possibilità di affacciarsi al mondo della fotografia. Sarà un modo per evadere da una condizione di disagio e fargli comprendere davvero cosa vuol dire la parola ‘famiglia’. I nostri volontari hanno un rapporto di sostegno 1:1 e la loro priorità è creare sinergia con i bambini. Per aiutarli a superare una condizione di marginalità e per dare loro un esempio”.

Pontireti basa la propria attività proprio sulla disponibilità di volontari. Proprio per questa ragione vengono organizzati degli incontri per il reclutamento di nuove figure di sostegno che abbiano la volontà e la capacità di dare il proprio contributo per lo svolgimento delle attività dell’associazione.

Daniele Frisina, Vicepresidente di Pontireti, ci informa che “sono in programma vari corsi per la formazione di volontari che per la prima volta si approcciano a questa realtà. Il prossimo incontro per il reclutamento si terrà lunedì 23 febbraio alle 18,30 presso l’Oratorio Don Bosco di Latina. Non servono particolari capacità, solo doti morali, serietà e tanto entusiasmo”.

Questi ragazzi, lasciati al limite della società, hanno un disperato bisogno di sostegno e di far parte di un qualcosa che vada al di là delle problematiche che la vita ha imposto loro. Hanno bisogno di figure che li guidino e che li sappiano consigliare e capire. Hanno bisogno che la loro città li accolga e che li ispiri a diventare ciò che sognano. Il cuore e la mente non sempre vanno d’accordo, ma con l’aiuto della creatività possono arrivare lontano, fino ai confini del mondo. Confini meravigliosi come i sorrisi di questi bambini. Confini sorprendenti… da fotografare. 

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