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“A proposito di me – Storie poco ordinarie di adolescenti a Latina”.

 di Cora Craus –

Un progetto, un libro, una testimonianza: il tutto racchiuso nei quattro racconti del libro “A proposito di me – Storie poco ordinarie di adolescenti a Latina”. Un libro che ti rimane “addosso” per la fame di vita che contiene, per l’involontario e autentico incoraggiamento regalato al lettore nel credere, nonostante tutto, al miracolo, alla favola della vita. Il libro è un affresco naif di storie contemporanee con, forse, una sottile allusione alle madeleine di Proust poiché ogni racconto è corredato con la ricetta preferita di ciascun autore: il piatto, il profumo dell’infanzia perduta.

Bella l’idea di creare un ponte tra la parola scritta e il linguaggio figurativo; infatti i disegni interni al libro sono stati realizzati dagli adolescenti che frequentano il Centro minori di via Legnano a Latina. La copertina è stata realizzata da Fabio D’Achille.

Scrive Dario Petti, curatore del libro, nell’introduzione: “Il progetto “A proposito di me” è un tentativo di puntare i riflettori e rendere protagonisti adolescenti con percorsi di vita ed aspettative più complesse e importanti di un capo firmato e alla moda. Portarli dal loro mondo periferico e silenzioso, che non fa notizia perché non ha evidenza sociale, al centro dell’attenzione. Al tempo stesso si trattava di promuovere un percorso di scrittura “emotiva”, introspettiva, dove i protagonisti riprendessero in mano la trama della loro vita per raccontare a se stessi e agli altri come sono diventati quello che sono, un’esperienza fatta di analisi, bilanci e proiezioni future”.

Sono racconti autobiografici e per tutti e quattro gli autori questa è la loro prima pubblicazione.

Il primo racconto “La mia principessa” è di Gianmarco Nocella, studente dell’Istituto Professionale Luigi Einaudi di Latina. Narra una struggente e delicata storia d’amore filiale, una prova di coraggio del “cuore”; dove la disperazione, il dolore senza via di fuga pian piano lasciano spazio al ricordo, alla tenerezza, ad un amore infinito “…e sapere che non la vedrai MAI più, il cuore ti si spezza letteralmente, ti si frantuma in mille pezzi ed io ero lì ad osservare con la vista un po’ appannata per via delle lacrime che riempivano i miei occhi. Finita la sepoltura dopo un po’ la gente andò via, eravamo rimasti in pochi solo la mia famiglia. [.] Ma la cosa che mi rassicura è che mi basta alzare gli occhi al cielo e so che sei lì che mi guardi e mi sorridi con il tuo sorriso che illumina le mie giornate!”

Pragmatismo ed infinita fiducia nell’amicizia, vere e proprie ancore di salvezza nel tempestoso mare della vita, emergono dal racconto, dal titolo molto alla Lina Wertmuller “La vita è un viaggio meraviglioso, dove non c’è spazio per le cose poco importanti” di Laura De Marchis, una latinense, studentessa dell’Istituto Alberghiero di Velletri. “Persino giù in Sicilia mi ha raggiunto Edo, è stato quasi dieci giorni ed anche lui ha stretto un ottimo rapporto con queste splendide ragazze. Credo di aver trovato delle amiche davvero fantastiche, non le cambierei per nulla al mondo! Sono molto felice di averle incontrate, penso sempre ai bei momenti che abbiamo trascorso e so che quest’amicizia sicuramente ce ne regalerà altri ancor più belli.”

“E pensare a dei ragazzi che raccontano se stessi ma in maniera attiva, da protagonista, – scrive Immacolata Di Giovannantonio, Assistente Sociale della cooperativa Universiis – può sembrare scontato ma per i nostri non lo è. Sono chiamati a raccontarsi, sono istituzionalmente collocati in un servizio sociale, fanno comunque parte di un fascicolo in un cassetto. Allora il racconto, la loro storia, esce dal cassetto e diventa strumento”.

 Federica Bonazzi, Educatrice professionale del Servizio di Sostegno alla Genitorialità, dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Latina gestito dalla cooperativa Universiis, spiega: “ Scrivere la propria storia è stato un lavoro difficile che ha chiamato in causa radici, legami e grandi vuoti…nel fluire delle loro parole ho spesso colto il fluire delle loro vite… il peso delle loro verità, ma anche la capacità di stare con il vuoto unito alla forza di riuscire a rileggere in positivo gli accadimenti della vita che per alcuni rappresentano diritti, per altri corrispondono a conquiste”.

Una conquista difficile, dolorosa ma capace di raccontarsi con brio e fantasia, capace di commuovere il lettore come la storia narrata in “Autobiografia infinita” di Jader Andrej Minutillo, nato in Colombia e studente dell’Istituto Tecnico Galileo Galilei di Latina, una storia di adozioni internazionali, di amore e dolore senza confini. Ci ha molto colpito l’incipit: “Se le favole e le fiabe che conosci sono vere allora credi in ciò che ti sto per rivelare”. Noi vogliamo credere nella favola, nella realizzazione del sogno di Jader Andrej Minutillo.

È intensa, forte, coraggiosa e rocambolesca la storia narrata in “Voyage, voyage, eternellement…” di Vanderlei da Rosa Garcia Jùnior, giovane studente dell’Istituto Industriale Galileo Galilei di Latina, nato a Porto Alegre in Brasile. Abbiamo trovato una sinossi, una sintesi perfetta della storia nei primi due paragrafi del racconto. Una narrazione fluida e ben costruita dove la strenua ricerca della “Felicidade” fa emergere la fatica di tenere a bada un dolore eccessivo per chiunque “Quando avevo tre anni io e Brenda siamo stati sottoposti a esami medici per vedere la presenza del virus e in quel giorno siamo stati vittoriosi, per la prima volta. Era negativa la presenza del virus! Sì, avevamo vinto l’HIV! Nell’anno successivo però qualcuno è venuto a mancare. Papà era in fin di vita in ospedale. [.] Dopo alcuni mesi dalla sua morte, mamma è caduta in una profonda depressione. Mamma soffriva di alcoolismo e ha provato a togliersi la vita innumerevoli volte. Uno di questi tentativi di suicidio mi ha particolarmente colpito e ancora lo ricordo con molta sofferenza”.

Vanderlei affronta e racconta con lucidità, leggerezza la sua omosessualità: “Mentre a Mattia attribuisco il ruolo di primo ragazzo a John quello di Primo Amore. Dopo i primi messaggi, il primo appuntamento pensavo di aver trovato il ragazzo che cercavo, il ragazzo perfetto per me, sia fisicamente che intellettualmente”.

“A proposito di me – storie poco ordinarie di adolescenti di Latina” a cura di Dario Petti (Ed. Atlantide – pag. 114 – € 12)

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista