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Bio o non bio… Questo è il problema!

di Emanuela Federici –

Cibo biologico. Quanto va di moda ultimamente? Negozi che vendono solo ed esclusivamente cibo non trattato, perché è questo l’importante! Non assimilare farmaci o prodotti sintetici è il primo passo per garantire al proprio organismo una condizione di vita naturale, senza elementi nocivi che possono influenzare i vari cambiamenti a cui andiamo incontro con l’avanzare del tempo.

La filosofia che sta dietro all’agricoltura biologica si basa su una coltivazione e un allevamento privi di residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi, ma soprattutto all’intenzione di non recare danno all’ambiente, evitando la contaminazione delle falde acquifere e dell’atmosfera stessa. Una realtà importante, che influenza positivamente i tanti bilanci negativi pubblicati ogni giorno sull’inquinamento ambientale.

Ma quanto costa alle nostre famiglie? I cibi bio sono molto dispendiosi. Il costo di un prodotto alimentare è in media due volte superiore a quello dei prodotti non biologici.Il prezzo degli alimenti è impegnativo per la spesa di tutti i giorni. Un pacco di pasta biologica (fatta quindi con grano biologico, ndr) può costare anche € 3,00!”, ci racconta Cristina, mamma di due bimbi. “A Latina ci sono dei negozi che vendono esclusivamente cibo non trattato, ma la gamma di alimenti è davvero ridotta. Non si hanno più di due scelte per tipologia di prodotto e spesso entrambe superano di molto il prezzo che solitamente andiamo a comprare nei negozi”.

Ma allora qual è il lato positivo? “È di certo più dispendioso dei soliti supermercati – aggiunge Cristina – ma bisogna considerarlo come un investimento sulla nostra salute e su quella dei nostri figli, che non devono essere costretti a crescere con delle sostanze nocive nel corpo”.

Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per un dubbio amletico che spesso ci attanaglia. I prodotti considerati bio hanno di solito la certificazione che attesta l’uso di coltivazioni senza impatto sull’ambiente. Ma che succede se una coltivazione biologica viene organizzata su un terreno che decenni prima era stato trattato chimicamente? Studi di laboratorio accertano che le sostanze chimiche perdurano nel terreno fino a 60 anni dopo il rilascio. Come si controlla tutto ciò? Possiamo davvero investire così tanto se poi basta un misero vicino-di-campo devoto ai concimi chimici per distruggere tutto questo lavoro meticoloso?

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Emanuela Federici

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Redattrice -