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“Stop alla violenza: le parole per dirlo”, a Montecitorio il progetto Giulia-Giornaliste

di Cora Craus –
A Montecitorio, nella sala del Mappamondo, venerdì 17, alle ore 10 verrà presentato: “Stop alla violenza: Le parole per dirlo”, un progetto dell’associazione GIULiA-giornaliste, il progetto comprende il manuale, dei corsi di formazione, un sito e un app.
Un grande sforzo, un impegno importante per promuovere un linguaggio appropriato nei media nei casi di violenza contro le donne, perché le parole non feriscano una seconda volta. Il progetto di GIUliA-giornaliste ha avuto il patrocinio della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana), dell’Usigrai (Unione Sindacale giornalisti Rai) e dell’Inpigi (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani).
“È facile intuire quanto il mondo dei media – scrive Cecilia Robustelli, in una intervista a “noidonne” – si configuri come luogo carico di responsabilità, essendo produttore e diffusore della conoscenza del mondo sociale e, al tempo stesso, fornendo uno dei modelli principali di comportamento linguistico della società”.
Con questo lavoro GiULiA vuole rivendicare fortemente il ruolo e il valore dell’informazione, strumento di cultura che aiuta a sviluppare il senso critico della società e la democrazia dei Paesi, che oggi più che mai passa anche dal rispetto delle donne e della loro dignità.
Il progetto di GiULiA – rete che unisce oltre mille giornaliste in tutta Italia e associazione con rappresentanze territoriali in molte regioni – nasce dalla convinzione che l’informazione può e deve avere un ruolo importante per contrastare la violenza contro le donne: che l’informazione corretta, completa, esaustiva, sia tra le azioni necessarie per porre un freno a questi delitti che rappresentano una sconfitta sociale e culturale per tutti noi, cittadine e cittadini.
I temi trattati duranti la presentazione saranno: “L’analisi dei media, a cura della prof. Graziella Priulla, i risultati dell’Osservatorio sulla Rai sulla rappresentazione femminile, ne parleranno i prof. Enrico Menduni e Elisa Giomi, che hanno curato la ricerca per Isimm, (Istituto per lo sviluppo dell’Innovazione nei Media e per la Multimedialità); l’uso dell’immagine nel racconto della violenza, il rischio della “doppia vittimizzazione”, le leggi e le norme deontologiche saranno illustrate da Marina Cosi, Luisa Betti e Silvia Garambois, giornaliste di GiULiA”.
Hanno confermato la partecipazione all’incontro i vertici della categoria dei giornalisti, insieme a rappresentanti dell’associazionismo femminile e femminista e delle istituzioni.

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Cora Craus

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Giornalista