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Omicidio di Fondi, arrestato l’assassino. Ora è in in carcere con l’accusa di rapina e omicidio aggravati

di redazione –

Nelle prime ore di ieri la Squadra Mobile di Latina,  individuato il luogo dove si rifugiava, nei pressi della Stazione Ferroviaria Napoli Centrale di Piazza Garibaldi, hanno tratto in arresto Antonio Fragione, nato a Terracina (LT) il 12.03.1982, gravemente indiziato di essere l’autore materiale dell’uccisione di Vincenzo ZUENA, l’anziano signore di 73 anni residente a Fondi, che era stato ritrovato morto con numerose ferite da arma da taglio ( circa trenta).

Le indagini coordinate dal Pubblico Ministero Cristina PIGOZZO,  in sinergia con la Squadra Mobile e la Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Fondi, avrvano subito individuato nell’arrestato il possibile responsabile dell’efferato omicidio. Una persona che faceva uso di stupefacenti era parente della vittima con la quale aveva un piccolo debito non onorato e conosceva bene le abitudini dei due coniugi e aveva maturato l’idea di rapinarli giacchè sapeva che custodivano danaro contante in casa. I controlli sono risultati compatibili con il delitto (tra le 17.00 e le 18.00) del 14 marzo. Anche le immagini di un taxi, estrapolate nelle vicinanze dell’abitazione di Zuena e quelle presso la stazione di Formia, hanno dato conferma che l’assassino si era mosso con quel mezzo da Formia intorno alle 16,00 per recarsi in via Madonna delle Grazie a Fondi.

Rintracciato il proprietario del taxi, sono state raccolte utili e circostanziate descrizioni di orari e della persona accompagnata fino all’indirizzo della vittima in orari perfettamente compatibili con quello dell’omicidio, benché non abbia riconosciuto con assoluta certezza  Fragione, il quale è stato invece riconosciuto senza ombra di dubbio da alcuni dipendenti del Commissariato di Formia.

Fragione non ha avuto il tempo di opporre resistenza né di fuggire, ed è stato bloccato.

“Un lavoro in perfetta sinergia con la Procura” – dice il Questore, Giuseppe De Matteis, in conferenza stampa. “Il segnale che si stia lavorando bene è dato da due elementi: risposte concrete e tempestività. Le rassicurazioni non bastano, che devono essere sempre seguite da risposte”.

Parla immediatamente dopo la Dott.ssa D’Elia, Procuratore aggiunto della Procura di Latina, che aveva illustrato dettagliatamente i fatti e ringraziato a sua volta per la collaborazione la squadra Mobile di Latina e il Commissariato di Fondi.

 

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