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Latina, Borgo Montello. Presentazione del libro “Questo Piatto di Grano” di Giulio Alfieri. Un appuntamento con la storia del territorio.

 

A cura di Cora Craus –

Venerdì, 22 novembre alle ore 18 presso la sala parrocchiale di Borgo Montello, all’interno della Chiesa della Santissima Annunziata sita in via Livenza, sarà presentato il libro “Questo Piatto di Grano – La colonizzazione dell’Agro Pontino. Nomi, volti, origini delle famiglie che si insediarono” di Giulio Alfieri pubblicato dalla casa editrice Atlantide. Ad affiancare l’autore saranno Luigi Gardin, discendente di famiglia colonica ed ex presidente di circoscrizione della zona, memoria storica vivente della immigrazione veneta nel pontino e l’editore del libro Dario Petti.

Un’occasione per parlare anche di quelle famiglie che si insediarono nei poderi di Borgo Montello, provenienti dal Friuli, Veneto, Emilia, ma anche dalla provincia di Latina e Frosinone, un borgo particolare il Montello che aveva alle spalle già un passato di vita comunitaria preesistente la grande bonifica, noto col nome di Conca e con un centro storico risalente all’età medievale, lo stesso edificio religioso che ospiterà l’evento risale al 1.600.

Si tratta di uno dei volumi più completi e originali tra i numerosi dedicati all’epopea della colonizzazione e al sorgere delle città nuove dell’Agro pontino. I riflettori della ricerca di Alfieri sono puntati proprio sulle famiglie coloniche, circa 3.500 famiglie, tante furono comprendendo quelle costrette ad abbandonare l’impresa, che si insediarono nei poderi dell’Onc dopo la bonifica operata dal fascismo. Come si legge nella sinossi: “Nel narrare le fasi, le modalità, le scelte della colonizzazione, il focus resta puntato sulle conseguenze che le decisioni ebbero sulle famiglie coloniche, le vere protagoniste di quella vicenda. Ad esse quest’opera vuol rendere giustizia, preservandone i nomi, i volti, le origini e le vicende dall’oblio in cui, non di rado, il procedere senza soste della Storia relega le storie silenziose degli umili”.

Alfieri, classe 1957, abruzzese di origine, laureato in scienze politiche, vive e lavora a Roma e da diversi anni si è appassionato alle vicende dei coloni pontini, dando alle stampe nel 2014 la sua prima opera “La terra che non c’era”. In questo nuovo e assai più corposo volume, oltre l’originale narrazione del rapporto tra istituzioni del regime e coloni e un apparato fotografico di 100 immagini inedite delle famiglie coloniche, tra i maggiori punti di forza vi è per la prima volta l’elenco completo di tutte le famiglie assegnatarie, con paese di origine, anno d’arrivo, numero di podere e relativa località, numero dei componenti del nucleo familiare, esito del rapporto con l’Onc, ovvero se il podere fu riscattato o meno.

I dati suddivisi per regione e provincia, per cui grazie al lavoro di Alfieri è possibile oggi sapere con precisione in che misura contribuirono alla colonizzazione ciascuno dei 726 comuni di provenienza delle famiglie. Frutto di una ricerca su migliaia di documenti e testimonianze, “la storia della colonizzazione dell’Agro Pontino negli anni ’30 e ’40 del Novecento ne esce per molti aspetti diversa dalla narrazione tradizionale” dando spazio non solo alle difficoltà quotidiane delle famiglie coloniche ma contestando dati alla mano “l’idea di una colonizzazione conclusa brillantemente nel 1939 con l’assegnazione di tutti i poderi realizzati, quando invece, ancora nel ’42-’43, si disponevano nuovi arrivi e nuove assegnazioni, in continua sostituzione di coloni disdettati o costretti dalle malattie al rimpatrio”

Dopo il successo di pubblico avuto il mese scorso a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, Il libro “Questo Piatto di Grano. La colonizzazione dell’Agro Pontino. Nomi, volti, origini delle famiglie che si insediarono” venerdì prossimo torna nel nostro territorio facendo tappa a Borgo Montello, nell’ambito di un lungo e appassionate tour nella memoria delle comunità locali sorte negli anni Trenta. Un appuntamento con la storia del territorio da non perdere.

 

 

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista