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Cambio di testimone per il Nobel al femminile in Italia? Da Grazia Deledda a …Giovanna Giordano.

 

Di Cora Craus –

 Giovanna Giordano, scrittrice, giornalista, docente universitaria siciliana, è la candidata al Premio Nobel per la Letteratura 2020; appena ascoltata la notizia il nostro pensiero è volato ad un’altra “isolana” a un’altra terra: la Sardegna a Grazia Deledda, la maggior esponente del verismo romantico italiano. In attesa che ci sia un’altra italiana vogliamo ricordare le motivazioni del Nobel a Grazia Deledda: “Per la sua potenza di scrittrice – queste le motivazioni -, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale, e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”.

Il Nobel lo vinse nel 1926 provocando il risentimento di Luigi Pirandello, che il premio lo avrebbe vinto nel 1936, in quello stesso anno Grazia Deledda, a Roma, morirà di tumore al seno. Lo scrittore agrigentino amareggiato per l’esclusione scrisse un romanzo breve “Il marito” dove scherniva la grande nuorese.

Per Giovanna Giordano, attualmente, è solo una candidatura, per noi la sua presenza, la presenza di una scrittrice italiana, di una donna è di per sé una bella notizia, una scintilla di fiducia e le facciamo un grande in bocca al lupo!

Quali sono i lavori di Giovanna Giordano?

Il suo primo romanzo è stato “Cina cara io ti canto” accolto con grande entusiasmo dalla critica e fu finalista al Premio Calvino nel 1991. Seguirono “Trentaseimila giorni” finalista nel ’96 al Premio Sciascia; “Un volo magico”; infine “Il mistero di Lithian” finalista al Premio Sciascia e candidato al premio Strega nel 2004. La giornalista, scrittrice ha curato una infinità di cataloghi e libri d’arte. Uno dei lavori più ricercati è una pubblicazione della Bombiani, a margine di una mostra curata da Daniela Palazzoli: “La fotografia vista da Leonardo Sciascia. – Ignoto a me stesso, ritratti di scrittori da Edgar Allan Poe a Jorge Luis Borges”. Contiene anche una bella intervista realizzata sempre da Giovanna Giordano a Leonardo Sciascia “Guardare uno scrittore è meglio che incontrarlo”

Chi è Giovanna Giordano, giornalista, scrittrice, docente universitaria candidata al Premio Nobel 2020?

Nasce a Milano da genitori siciliani, nella sua Messina frequenta il Liceo Classico a Firenze si Laurea in Storia dell’arte con specializzazione in Critica d’arte e Storia delle Arti Africane. Oggi sempre a Messina è docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti.

Tantissimi intellettuali hanno incoraggiato la Giordano a sviluppare il suo naturale talento tra questi citiamo: Gesualdo Bufalino, Giulio Einaudi, Italo Mussa, Leonardo Sciascia. Poi un incontro magico con Fernanda Pivano che diventa amica, sorella, catalizzatrice per il suo lavoro. La Pivano la definisce un’erede della Magna Grecia per la sua capacità di creare nella sua narrazione una osmotica visione tra il mito e il mare Mediterraneo. Caratteristica che viene esaltata nel romanzo “Trentaseimila giorni”.

Nel 2017 Giovanna Giordano ha vinto il Premio Internazionale “Giornalismo Taormina Media Award Andrè Gide”. “La vita – ha commentato la scrittrice, in una intervista al FATTO QUOTIDIANO – è piena di meraviglie. Riesce a stupirti sempre. Tutto può succedere. Ho ragione a credere nell’impossibile. I libri sono come messaggi nella bottiglia. Viaggiano e raggiungono chi vogliono loro. Sto vivendo una girandola di emozioni, dall’incredulità allo stupore – ha aggiunto Giovanna Giordano – per la candidatura a questo prestigioso riconoscimento andato a giganti della letteratura, tra cui i siciliani Quasimodo e Pirandello. Sono perfettamente consapevole che siamo nani sulle spalle di giganti”.

Noi aspettiamo con trepidazione che giovedì, 8 ottobre l’Accademia di Svezia comunichi il vincitore/trice del Nobel per la letteratura 2020.

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista