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Latina. Murales “gentile” contro il bullismo. Nuova opera alla scuola Giovanni Cena

 

A cura di Cora Craus –

Un murales “gentile” per la Giovanni Cena di Latina. Un’opera contro il bullismo, per ricordare i valori della fratellanza e dell’amicizia con il linguaggio della street art. Lo ha realizzato l’artista Giuliana Bocconcello, che ha coinvolto Cristina Bertolissio per un lavoro a quattro mani sulle pareti di un casotto nel piazzale all’ingresso del plesso.

Il murales è correlato da una frase presa da un testo di Giovanni Cena, “Gli Ammonitori”, autobiografia di un povero tipografo che recita, nel momento in cui sviluppa la consapevolezza di non poter fare a meno degli altri, in concomitanza con la scoperta della vita e delle miserie altrui ed in seguito ad una sua riflessione sul suo essere sempre stato solo: “Non mi sentivo più libero di essere solo: non ero più solo”. Un approfondimento sulla conoscenza di un illustre personaggio che tanto ha dato al nostro territorio.

Questa opera fa il paio con un’altra, sempre realizzata alla Giovanni Cena, a tema antimafia. Quattro grandi tele installate a mo’ di quinte nell’atrio della scuola, realizzate sempre come lavori di street art dai ragazzi del collettivo Latina Viva.

“Uno scambio di conoscenza artistica, di tecnica, di esperienza ma soprattutto la condivisione di un tema che entrambe sentono molto presente nelle loro vite e nel loro lavoro artistico e sociale. Ed è bello quando si uniscono le forze, anche per comunicare con l’arte”– hanno dichiarato le artiste Giuliana Bocconcello e Cristina Bertolissio.

“Il tema scelto è quello dell’inclusione, dell’accoglienza, delle diversità e delle differenze. Aspetti preziosi per l’umanità – spiega Fabio D’Achille, Promotore dell’arte contemporanea in città – Il bianco è il colore monocromatico della popolazione che viene ospitata nel murales, scelto per sottolineare che la purezza è in ogni essere umano, al di là del colore della pelle, al di là delle differenze al di là delle diversità. Gesti teneri, sguardi, i voli che rappresentano la libertà di essere per tutti, tutti nelle loro differenze e diversità, vicini, con cuori già pronunciati e quelli che stanno fiorendo nel petto. Insieme percorrono il loro futuro, nel cammino, un giardino di fiori, “i papaveri” che li accompagnano, simbolo della semplicità, del sostegno e anche di solidarietà”.

L’inaugurazione del nuovo murales dovrebbe tenersi a settembre, al rientro degli alunni in classe.

 

 

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista