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La scuola a Bassiano non deve chiudere. E’ bomba mediatica fra il sindaco Guidi e la preside del comprensorio Pacifici

di Elisabetta Calandrini –

Il sindaco  Guidi non ci sta. “Il plesso Pacifici di Bassiano deve rimanere aperto!” Questo è quello che alla conferenza stampa ha espressamente annunciato. “Non vogliamo che rimanga attiva solo la scuola di Sezze”. La proposta da parte della Preside del complesso scolastico in questione, Fiorella de Rossi, di chiudere l’istituto di Bassiano ha lasciato incredulità in tutto il paese. Si accendono così le proteste dei cittadini e di tutti i genitori e alunni.

Durante la conferenza sento bisbigliare una mamma ad un’altra: “Bassiano è uno dei paesi più quieti dei Monti Lepini. Perché devo svegliare mio figlio, che ha solo sette anni, alle sei e mezzo del mattino, caricarlo su un autobus e vederlo tornare il pomeriggio, quando potrei averlo qui e stare più sicura?” Come darle torto, mi viene da pensare. Tra i motivi scatenanti la chiusura, due dei più concreti sono: il calo delle nascite e la conseguente diminuzione delle iscrizioni scolastiche in paese.

Guidi però non si scoraggia e intelligentemente ha un’idea costruttiva per garantire un futuro ai bambini dell’istituto che fino ad oggi sono cresciuti nell’armonia e nella sicurezza. Il Sindaco ha infatti da qualche giorno invitato gli anziani del paese privi di licenza media ed elementare, ad iscriversi a scuola. Nel giro di poco tempo sono stati più di 50, tra adulti e nonni, a recarsi in Comune per effettuare la registrazione.  “Stiamo ipotizzando l’idea di creare delle classi separate proprio per loro.  Immaginate che gioia per i bambini poter andare a scuola con i propri nonni, sottolinea Guidi durante una telefonata dal Vaticano di Radio Città Futura.

Durante l’intervista interviene un’anziana ospite alla conferenza: “Mi sono iscritta per la prima media. Siamo arrivati in 26 e ce ne saranno ancora molti altri”. Tra una chiacchiera e l’altra avviene un fatto che scomoda l’animo di tutti. La Dottoressa Angela Coluzzi, dirigente comunale, informa che l’istituto di Bassiano è stato improvvisamente eliminato dal sito della scuola. Qualcuno ha tolto il codice meccanografico e impedito l’iscrizione alle prime classi. Questo paese sembra essere preso di mira.

Qualcuno vuole far guerra, vuole togliere la cultura a un luogo dove l’istruzione ha avuto una storia che ancora oggi è riportata nei libri di tutto il mondo. Basti pensare alle opere e alle invenzioni scrittorie di Aldo Manuzio, nato proprio a Bassiano nel 1450 e al quale è dedicato il Museo della Scrittura ricco di laboratori didattici e attività pratiche di ogni genere. Un vero attacco alla tradizione del paese quella della chiusura del plesso.

La scuola oramai a Bassiano è secolare. Vederla sopprimere con un provvedimento così duro, credo che non depone per la capacità di un’amministrazione regionale e provinciale. Credo che questi novelli politici che fanno dell’amministrazione un numero, stiano sbagliando di fronte a un’intera comunità. Bassiano sta reagendo, i genitori, i nonni, le intere famiglie stanno scoprendo un nuovo modo per poter rispettare i diritti universali dei bambini”, afferma il Sindaco.

L’istruzione è un diritto costituzionalmente garantito e una garanzia insopprimibile al pari della salute, continua Domenico Sulpizi,  Assessore agli Affari Generali del comune di Bassiano. Prosegue :Attualmente siamo impegnati sulla tutela dell’istituto che non riteniamo affatto soppresso. Per noi non esistono località diverse da Bassiano dove poter mandare i nostri piccoli”.

Un applauso da parte dei presenti abbraccia queste parole e le accoglie. C’è ancora una speranza negli occhi di tutti. Sul finire dell’intervista la voce di un bambino rompe ogni nervo teso, ogni sconforto e riempie lo sguardo delle mamme di una luce diversa, più serena: “Io frequento la terza elementare e voglio studiare a Bassiano. Qui gioco a pallone e vado a scuola. Sono della Roma e il mio idolo è Iturbe ma tifo Bassiano, sempre”. 

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