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Antonio Rezza apre la stagione del Teatro Artemisio-Volonté di Velletri con lo spettacolo “Io”

Foto di scena di Stefania Saltarelli

a cura di Cora Craus –

Antonio Rezza con lo spettacolo “IO” è il primo grande ospite, sabato 14 ottobre, alle ore 21, della stagione di prosa 2023-2024 del Teatro Artemisio-Gian Maria Volonté di Velletri.

 C’è molta attesa per la prima data della programmazione messa a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, diretta da Giacomo Zito, con il patrocinio di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Comune di Velletri e la collaborazione dell’ATCL. Otto date di assoluto spessore, artisti e artiste di indiscutibile valore e un calendario fitto e interessante in ogni sua proposta. “Io” è uno spettacolo di Flavia Mastrella, Antonio Rezza e con Antonio Rezza e i quadri di scena di Flavia Mastrella (mai), scritto da Antonio Rezza. Assistente alla creazione Massimo Camilli, luci e tecnica Daria Grispino, organizzazione generale Marta Gagliardi, Stefania Saltarelli, macchinista Andrea Zanarini, prodotto da RezzaMastrella e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello.

Il direttore artistico, Giacomo Zito, ha così commentato il cartellone in programma invitando la cittadinanza e gli spettatori a partecipare assiduamente agli eventi del Teatro: “con la stagione teatrale 2023-2024 presso il Teatro Artemisio G.M. Volonté vogliamo cogliere l’occasione, attraverso l’offerta di otto spettacoli assimilabili tutti al genere della commedia, di favorire una riflessione su come l’ironia e la comicità possano essere declinate attraverso linguaggi drammaturgici estremamente diversi, alcuni alimentati dal gusto per il paradosso, altri fedeli ai raffinati canoni della parodia, altri maturati in surreali mondi interiori, altri pronti a svelare sotto rapporti umani esilaranti e grotteschi lo sguardo della tragedia. Il fine è quello di trasformare il nostro accogliente teatro in un centro di aggregazione, di scambio, di incontro di idee e di eccellenze artistiche, un motore culturale nel cuore di Velletri. Dalla visionaria creatività di Antonio Rezza e Flavia Mastrella alla raffinata comicità di Coline Serreau; dalla scrittura parossistica di N.L. White, agli esilaranti virtuosismi canori di Stefano Fresi e dei Favete Linguis; dall’interpretazione di Falstaff secondo Alessandro Benvenuti, al genio tragicomico di Mattia Torre; dalla graffiante autocritica esistenziale di Sabrina Scuccimarra a una sapiente evoluzione dell’umorismo pirandelliano nella commedia di Edoardo Erba intrepretata da Gianmarco Tognazzi, e che concluderà la stagione: speriamo di essere riusciti, con questo programma, a soddisfare le aspettative di un pubblico sempre più attento e coinvolto, e soprattutto ad attrarre a teatro anche le nuove generazioni”, ha concluso il direttore.

“Il protagonista di “Io” – si legge in una nota –  è un radiologo esaurito che fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. Io cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro. Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare. Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato. Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui. E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita”.

Il costo del ticket per i singoli spettacoli è di 20 euro per la platea l settore (18 euro ridotto), 18 euro per la platea II settore (16 ridotto), 15 euro per la galleria (13 ridotto). I biglietti degli spettacoli saranno acquistabili dal 10 ottobre presso “Il Biglietto” in via De Filippo, 99 a Velletri, on line su TicketOne e la sera dello spettacolo al botteghino a partire dalle ore 19. Per informazioni e comunicazioni è disponibile il sito www.fondarc.it, la mail comunicazione@fondarc.it e la pagina facebook ufficiale “Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista