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Locandiera 3.0, nel cuore di Fossanova

Intervista a Maria Carla Pernarella. Nuove forme di convivialità a Fossanova.

di Emanuela Federici –

Questa è la storia di una donna fuori dal comune. Una donna dall’incontenibile estro, che col suo instancabile entusiasmo ha saputo affrontare le difficoltà e realizzare un grande progetto, proprio nel cuore della nostra Provincia: Fossanova. Un borgo magico e ricco di emozioni, che cattura l’animo delle persone con i suoi paesaggi e la sua storia, nascosta dietro ogni angolo.

Nata a Terracina e romana per empatia, Maria Carla Pernarella ha saputo fare della sua passione per l’organizzazione degli eventi e per il food design un vero e proprio modus vivendi con la sua Locanda Borgo Antico.

“Da quando ho la facoltà di tenere in mano una cartellina e di possedere una mia personale lista di fornitori, tra l’andare ad una festa e “fargli la festa” ho sempre preferito la seconda”. Una laurea e un master in Comunicazione e un corso di Alta Formazione in Food Experience Design, le hanno permesso di viaggiare e arricchire il suo curriculum di importanti esperienze creative: “Avevo già lavorato nel borgo quando ero adolescente e devo dire che me ne sono subito innamorata. Dopo aver girato tanto, ho deciso di accettare un’opportunità di lavoro che mi è capitata proprio nel momento in cui avevo voglia di cambiare la mia vita: dalla grande città ad un piccolo borgo; da organizzatrice di eventi a locandiera”.

Il suo amore per i dettagli, questa continua ricerca di novità che l’ha spinta a osare e a creare in questo borgo una realtà fuori dai soliti schemi, aperta al nuovo e alla cura esclusiva dei suoi ospiti. “La mia locanda propone un progetto di ospitalità originale: un albergo con la personalità di casa. Un luogo dedicato ai viaggiatori e alla gente del posto”. Inquilini e non ospiti i suoi “la locanda ha tutto ciò che serve per farti sentire a casa”.

Davvero un rifugio incantato il suo, che spicca in uno scenario così legato alla tradizione. “Non è stato difficile rapportarsi con le altre attività. Ho ricevuto subito massima fiducia dalle aziende vicine di casa, ma comunque questa esperienza fino ad oggi mi ha fatto capire quanto manchi in questo comprensorio la concezione di progetto comune. Per quel che mi riguarda questa non è solo una locanda. Vorrei piuttosto che fosse un progetto che coinvolgesse il borgo per sviluppare un prodotto turistico di qualità. Un prodotto che fosse l’espressione del nostro territorio e della cultura locale, senza generare impatti negativi. Si potrebbero sviluppare forme di integrazione e di rete tra le offerte e le risorse locali”. 

E per riuscire in questo intento, oltre ad una più assennata collaborazione, ci sarebbe bisogno di facilitare la valorizzazione di un contesto così denso di passato. “Questo borgo medievale costituisce una vera e propria anomalia urbanistica, un raro esempio di spazio cittadino libero adatto per sperimentare e il suo recupero sarebbe un primo ed importante gesto concreto di valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e paesaggistico di questo territorio”.

Un patrimonio legato anche alle tradizioni del luogo e alle quali Maria Carla ha dedicato un meraviglioso progetto sull’olio extra vergine d’oliva locale e sulla diffusione della sua cultura. “L’olio extra vergine d’oliva è il fiore all’occhiello di questo territorio vocato da sempre all’olivicoltura. Per questo ho deciso di trasformare la mia reception in una olioteca. Un archivio della migliore produzione olivicola del territorio con una micro sala di degustazione annessa. Questo produrrà vantaggi sia per chi vende che per chi acquista”. 

Perché proprio un progetto sull’olio? “L’olio mi ha aiutata ad affrontare le prime difficoltà. È stato il mio primo vicino di casa (ho un ottimo produttore come dirimpettaio). Ho offerto bruschette agli scettici e ai curiosi. Alla porta che cigolava ho aggiunto dell’olio. Ho capito, che questa è la cosa che più di tutte divide ed accomuna la gente di questi paesini. Quello che manca è una strategia comune di diffusione e valorizzazione di questa eccellenza. Tutti i produttori selezionati ed aderenti al progetto saranno liberi di esporre gratuitamente il proprio olio per la vendita e il cliente avrà la possibilità di acquistare senza costi di intermediazione”.

Un’opportunità in grado di coinvolgere tutti i grandi e i piccoli produttori della nostra provincia e di legare le attività del borgo in un unico grande disegno. Perché bisogna sapersi rinnovare e superare i propri limiti. Perché, come dice lei “I’m an ordinary people, ma nella vita c’è sempre un doppio fondo, come nella Batcaverna”!

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Emanuela Federici

Emanuela Federici

Redattrice -