ED editoriale

Latina. Lotta all’Alzheimer e dignità al malato con il progetto: Giardino Montessori

A cura di Cora Craus –

Come gestire il malato di demenza senile e Alzheimer? Come supportare le famiglie? Una serie di quesiti che finalmente oggi potranno avere una risposta grazie alla realtà del progetto “Giardino Montessori”, presentato dalla “Struttura Comprensorio Pontino Ancescao”, risultato vincitore dell’avviso pubblico regionale “Comunità solidali 2020”, per contrastare la fragilità di persone affette da quei disturbi presso il Distretto LT 4.

“L’idea progettuale è nata dall’evidenza di quanto sia urgente per le famiglie con anziani fragili, affetti da demenza senile e/o Alzheimer, di avere dei supporti significativi per la gestione della malattia nella sua globalità e dei punti di riferimento alternativi alle strutture presenti nel Distretto Lt4 di Latina, purtroppo non ramificate a tal punto da soddisfare le esigenze di tutti i Comuni del Distretto e spesso sovraccariche di utenza e lavoro” ha sottolineato Giuseppe Pascale, presidente della struttura Ancescao (l’Ancescao è l’Associazione nazionale centri sociali e comitati anziani-orti). “L’attenzione e la sensibilizzazione collettiva – ha continuato Giuseppe Pascale – alla tematica dell’Alzheimer si ritiene necessaria in quanto non si può prescindere dall’affrontarla senza includere nel processo di gestione sanitaria e sociale della malattia anche tutta la famiglia allargata del soggetto fragile di riferimento, la Comunità locale e i rappresentanti delle Istituzioni provinciali e regionali, nonché le Asl di competenza”.

 Tra le finalità del progetto ‘Giardino Montessori’ ci sono quelle di contrastare le solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato; il contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato; la promozione e sviluppo della cultura e della prevenzione.

Attualmente, infatti, nel Distretto socio-sanitario LT4 in cui ha sede ed opera l’ Associazione di promozione sociale “Struttura Comprensorio Pontino Ancescao” e i soggetti partner non esiste un centro idoneo all’accoglienza di questi utenti, strutturato in modo tale da contenere in tutta sicurezza questi particolari soggetti fragili con problematiche di tipo comportamentale, in modo da fornire loro stimoli, da creare relazioni, da  garantire una buona qualità della vita all’interno del centro e, nel contempo, fornire supporto e informazioni ai familiari su come affrontare le fasi della malattia.

Ma che cos’è il morbo di Alzheimer?

 Essa resta la forma più comune di demenza, un termine generale che si riferisce alla perdita di memoria e di altre abilità intellettuali talmente grave da interferire con la vita quotidiana. Infatti, il morbo di Alzheimer rappresenta il 50-80% dei casi di demenza e provoca sintomi come la perdita di memoria che sconvolge la vita quotidiana del soggetto colpito, le difficoltà nel completare gli impegni famigliari a casa, al lavoro o nel tempo libero, la difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali, la confusione con tempi o luoghi. È proprio in quei momenti che un malato di Alzheimer avverte un forte senso di smarrimento, emarginazione, disorientamento: sono queste le sensazioni con le quali una persona con Alzheimer è costretta a convivere. Infatti, nel cervello di un malato di Alzheimer la corteccia cerebrale si accartoccia, danneggiando le aree coinvolte nel pensiero, nella pianificazione e nel ricordo. Questo fenomeno, che colpisce persone dopo i 65 anni d’età, avviene soprattutto nell’ippocampo, l’area principalmente coinvolta nella formazione dei ricordi. Tra i primi sintomi di demenza troviamo la perdita di memoria, problemi a utilizzare il linguaggio, disturbi della personalità, disorientamento, problemi a svolgere le attività quotidiane normali.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista