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Chi legge cosa. Consigli di lettura di personaggi pontini…Pietro Vitelli

Di Cora Craus –

Mai come in questo frangente storico la scienza, nelle sue infinite diramazioni, è al centro dei nostri discorsi, dei nostri interessi e soprattutto delle nostre speranze perché sconfigga con una cura, con un vaccino, il letale ed invisibile nemico responsabile della pandemia da Coronavirus. Di scienza, e scritto da un grande scienziato considerato l’erede di Albert Eistein, parla il libro: “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo” di Stephen W. Hawking. È il consiglio di lettura di oggi suggeritoci da Pietro Vitelli, politico/scrittore.

Al nostro ospite, come a tutti gli altri, abbiamo posto la rituale domanda del perché di questa scelta, di questa lettura? “

Sto rileggendo, “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo” di Stephen W. Hawking – ci confida Pietro Vitelli –  perché se ne parla nel mio libro in uscita su Sveva Caetani, l’ultima dei Caetani di Sermoneta. Il libro si trova in stato di pubblicazione, al momento bloccato dall’arrivo del COVID 19 presso lo stampatore. Spero tuttavia che possa uscire almeno entro il mese di maggio 2020 anche se al momento è difficile programmare una sua presentazione. Ne era stata addirittura programmata la presentazione per lo scorso 28 marzo”. Ho scelto questo libro perché sono da sempre affascinato dai problemi e dai misteri dello spazio e del tempo e dalla loro stretta connessione, l’uno, sembra dipendere dall’altro; sono da sempre affascinato dalle questioni inerenti l’origine e l’evoluzione dell’universo, dalla sua infinita possibilità di espansione e forse a un certo punto dal suo collassare su stesso; sono da sempre affascinato dai problemi dell’universo e dalla loro connessione con un osservatore intelligente rappresentato dalla specie umana, dalla nostra mente e dalla loro reciproca e irrinunciabile o indicibile influenza”.

 Cos’è il tempo? Un avvincente interrogativo che ha coinvolto filosofi, scienziati, scrittori, una domanda che, prima o poi, tutti noi, ci siamo posti. Il dizionario recita: “Nozione che organizza la mobile continuità di stati in cui s’identificano le vicende umane e naturali, ricollegandola a un’idea di successione o di evoluzione, con particolare accentuazione degli effetti sulle cose dal loro stesso mutarsi ed evolversi”. Ma noi preferiamo la descrizione che ne fa la scrittrice Elsa Morante: “Il tempo – che gli uomini tentano di domare con gli orologi, fino a renderlo un automa – è per se stesso di natura vaga, imprevedibile e multiforme, tale che ognuno dei suoi punti può assumere la misura dell’atomo o dell’infinito…”

Chi è Pietro Vitelli, l’ospite di oggi della nostra rubrica, che con grande gentilezza ha accettato di condividere con noi, con voi lettrici/ri, una scelta così personale qual è la lettura?

Pietro Vitelli è nato a Cori. È stato insignito della onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. È stato dirigente del Ministero delle Finanze e per decenni impegnato nella vita politica ed amministrativa: Sindaco di Cori; Consigliere e Assessore della Provincia di Latina; Consigliere e Assessore della Regione Lazio. Nelle Istituzioni si è sempre occupato dei problemi di bilancio, di programmazione, assetto del territorio e sviluppo economico, dei problemi dell’emigrazione, dell’agricoltura e della promozione culturale. Convinto europeista, si è Impegnato concretamente per una Europa unita, democratica, pacifica, solidale e federale. È stato per molti anni membro del Consiglio e della Direzione nazionale dell’AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) ha partecipato a molti scambi d’amicizia e iniziative internazionali per la collaborazione tra Stati e popoli diversi. Ha ricevuto premi per la poesia e la saggistica storica. Moltissime le pubblicazioni dedicate a Cori uno dei più antichi centri dei monti Lepini.  Una delle sue più recenti pubblicazione è il saggio: “Ludmila. La Russia dagli Zar a Putin” ed. Atlantide
 

Libro: “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo” di Stephen W. Hawking nell’edizioni pubblicata da “la Repubblica” nel 2018

Fonte web: “Che cosa sappiamo sull’universo, e come lo sappiamo? Da dove è venuto, e dove sta andando? L’universo ebbe un inizio e, in tal caso cosa c’era prima? Il tempo avrà mai una fine?” Con questi quesiti Stephen Hawking ci introduce in una straordinaria avventura: un’emozionante cavalcata nel tempo. L’espansione dell’universo, il principio di indeterminazione, le particelle elementari e le forze della natura, l’origine e la sorte dell’universo, l’unificazione della fisica sono le grandi tappe di questo viaggio indimenticabile. Ma oltre a riassumere le conoscenze tradizionali Hawking illustra le ultime teorie sulla fisica dei buchi neri, il principio antropico, la teoria dell’universo inflazionario, l’universo contenuto in una bolla. Introduzione di Carl Sagan”.

 

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Cora Craus

Giornalista