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Il libro è un’opera d’arte: Maila e Monica ci spiegano perché

di Emanuela Federici –

 

L’odore delle pagine di un libro che ami è qualcosa che non dimentichi mai. Un libro non è fatto solo di parole, di concetti e di storie. È un’esperienza trascendentale, un vortice in cui ti rifugi per ritrovare il calore di emozioni e sensazioni. Da piccola sfogliavo sognante le pagine dei miei libri preferiti, assaporando il conforto del ritrovare i disegni che ormai conoscevo a memoria in ogni loro dettaglio. Leggevo e immaginavo i personaggi raffigurati accanto al testo tutti intenti nelle loro ricerche e nelle loro avventure. Sognavo le loro espressioni stupite ad ogni colpo di scena come se li avessi davanti agli occhi, come se fossi lì anch’io. Immedesimazione, empatia… È questo il regalo di un libro: un’altra chance, un’altra vita, sogni nuovi che quando sei bambino nemmeno immagini possibili. Altri mondi, che qualcuno però ti deve saper indicare. Qualcuno che riesca a guidarti e che capisca di cosa hai bisogno. Il libraio fa questo. Ti legge dentro e ti apre porte che non conoscevi neppure. E in un’epoca in cui le grandi librerie, come Borri Books, hanno il potere di far chiudere quelle più modeste, c’è chi ha deciso di fare la differenza, in barba alla crisi e alla produzione dozzinale di volumi per la massa. Così hanno fatto Maila e Monica aprendo a Latina una libreria per i più piccoli (A testa in giù). Una scelta coraggiosa frutto dell’amore per una cultura che sembra stia passando di moda, quella per i libri d’autore.

“Un libro è un insieme di cose – ci racconta Monica Felici –  è composto dalle parole, quindi dalla storia che vuole narrare, dalle immagini che si scelgono e che accompagnano il racconto, ma anche dai materiali con cui viene costruito. Anche la qualità della carta scelta può fare la differenza nella creazione di un libro. In Italia Munari (Bruno Munari, ndr) è stato un precursore in questo: alternava materiali diversi, forme diverse, libri con i buchi, libri mangiati, libri trasparenti, libri di lana. Li indirizzava ai bambini, ma era un artista completo, nel senso che lavorava per i bambini quanto per i grandi. I libri di qualità sono degli oggetti con un valore completo. Non si basano solo su belle storie e belle illustrazioni, ma è interessante come il tutto venga messo insieme, come rispecchi l’obiettivo finale, che è quello di trasmettere un messaggio, quello dell’autore. Alcuni libri ci riescono, ed è davvero bello”.

 

Qual è la differenza tra le librerie specializzate e le grandi catene?

“Le librerie specializzate – ci spiega Maila Di Domenicosi concentrano sui libri che sono completi, in cui in genere si parla di tre autori: c’è chi cura le parole, chi il disegno e chi completa il libro. Anche altre librerie più grandi li trattano, ma la differenza è che da noi c’è un’assistenza al cliente, mentre lì ti informano solo sulla presenza o meno del libro in negozio. Quindi se non si conosce il titolo è difficile che si riesca a trovarlo. Per questo noi abbiamo scelto di avere volumi che non si trovano nelle edicole, come quelli della Disney ad esempio, anche se li possiamo ordinare; abbiamo privilegiato libri più curati nel dettaglio”.

 

In un momento così aperto alla digitalizzazione, cosa vi ha spinto ad aprire una libreria, oltretutto specializzata per i più piccoli?

“La digitalizzazione implica una velocità di comunicazione che non appartiene al libro”, dice Monica. “I messaggi vengono ridotti, riassunti, e colmati di immagini; ma sono anche informazioni essenziali, univoche, scarsamente interpretabili e criticabili. Il libro illustrato, invece, esige una lentezza che ne permette l’elaborazione, che fa recuperare quel tempo impensabile nelle nostre congestionate vite quotidiane. Impone un suo tempo per essere letto. Una singola illustrazione apre una finestra di messaggi che vanno cercati sia nel particolare che nell’impressione globale e che richiedono una rielaborazione del lettore, piccolo o grande che sia. I processi della comunicazione digitale e della lettura cartacea, benché siano indicati entrambi con il termine lettura, in realtà si appoggiano a mezzi, tempi, abilità e stimoli completamente diversi. Essendo mondi separati, senza disprezzare il digitale con cui conviviamo ogni giorno, ci teniamo che la complessità della pagina scritta, con le sue possibilità grafiche, con i suoi giochi di immagini non venga persa. Crediamo anche che questa complessità sia uno stimolo eccezionale per la mente di un bambino”.

 

Specialmente per un bambino, qual è il valore aggiunto che un libro “di qualità” può avere rispetto a quelli più commerciali? 

Monica sorride: “Non si può fare una distinzione così netta, ma diciamo che la prima aspirazione come genitori e come librai è che un bambino, anche piccolissimo, riconosca il libro come un oggetto familiare, che lo incontri spesso nei posti che visita, che il libro viva stabilmente in casa sua, che ne abbia esperienza e lo riconosca come uno strumento di comunicazione e di relazione. Poi sì, è vero, non tutti i libri sono uguali, sarei ipocrita a dire diversamente, ce ne sono alcuni che contengono diversi piani di lettura al loro interno, un po’ come una cipolla da sfogliare; all’interno di un libro del genere si trova tutto l’arcobaleno delle emozioni, con originalità, ritmo e musicalità. Un libro per bambini ben fatto è una meraviglia anche per gli adulti”.

 

Una libreria come la vostra, caratterizzata dalla scelta di libri curati e altamente selezionati, cosa può portare ad una realtà come quella di Latina?

Pensiamo a Latina come una città con delle grandi potenzialità”, ci spiega Monica. “Un luogo in cui le famiglie e i bambini possano crescere in modo sano, nel verde, fieri del loro territorio, un posto curato e che faccia della qualità dell’attenzione rivolta all’infanzia un vanto. Già sono presenti associazioni di genitori e di volontari che lavorano in questo senso, vogliamo partecipare alla crescita della città, una crescita che per noi parte dall’attenzione ai bambini,  dalla loro ricchezza”.

“Oltre ai libri – aggiunge Maila – abbiamo anche una selezione di giochi e organizziamo anche circoli letterari e laboratori. Abbiamo una sezione per le neo-mamme e per i neo-papà. Abbiamo creato inoltre uno spazio ad hoc per le mamme che, durante lo shopping o le commissioni di tutti i giorni, hanno bisogno di un posto per allattare, per cambiare il proprio bambino su un fasciatoio, o anche solo per trovare un momento di pace. È un’iniziativa che si ricollega principio dei “Nati per leggere”, secondo il quale i bambini, attraverso la lettura, possono instaurare una relazione storica con la madre. Alcune mamme non riescono ad adattarsi all’allattamento all’esterno della casa o nei posti molto trafficati/frequentati e noi offriamo loro un posto tranquillo in cui venire gratuitamente e rilassarsi su un comodo divano”.

 

La sezione dei neo-papà mi sembra interessante…

“Si, ‘neo-papà’ perché lavoriamo con libri per i neo-genitori. Ci sono dei bellissimi albi illustrati dedicati ai papà come alle mamme. C’è una piccola parte tecnica dedicata alle competenze dei bambini nei primi anni di vita o alla relazione madre-bambino e padre-bambino. Spiegano come gestire tante problematiche spesso sottovalutate e quindi come comportarsi. Tutti argomenti che riprendiamo anche nei nostri seminari e nelle presentazioni di libri che organizziamo nelle scuole per le insegnanti, per aiutarle a stimolare la scelta di testi alternativi e più curati”.

 

Il mito del cliente affezionato sembra essere passato di moda. La vostra attività invece si basa proprio su questo. Che riscontro avete avuto dall’apertura? Era ciò che vi aspettavate?

“Per noi la presenza dei clienti è ovviamente essenziale. Ascoltando i nostri clienti e le loro passioni creiamo il nostro assortimento, le nostre attività. Vogliamo che i nostri clienti si sentano liberi di scoprire i libri e i giochi e che trovino uno spazio ricco di opportunità, spunti e strumenti per passare un po’ di tempo tra genitori e figli. A oggi siamo molto contente di come la città sta reagendo alla nostra presenza, siamo ancora tutte in costruzione ma già è iniziato un entusiastico  passaparola, i clienti tornano a trovarci e ci consigliano, per noi questa è una grande soddisfazione”.

 

http://www.libriatestaingiu.it/

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Emanuela Federici

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