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Al Circolo Cittadino la presentazione del libro “Littoria-Latina, la Città di Nessuno” di Pietro Antonelli

di Redazione –

Venerdì 13 ottobre 2017 ore 17,30 al Circolo Cittadino Ali di Pan presenta:

Littoria-Latina
La Città di Nessuno
Storie e misteri di una comunità non comune

Un libro di Pietro Antonelli

Relatori: Andrea Stabile e Damiano Coletta
Modera l’incontro Andrea Giansanti
Partecipa l’autore
Pietro Antonelli è nato a Cori nel 1958 ed ha frequentato a Latina
dal 1972 al 1977 il Liceo Scientifico G.B.Grassi. Dopo aver conseguito nel 1982 la laurea in Scienze Politiche a La Sapienza di Roma, si è trasferito a Latina. Nel 1986 ha dato vita al mensile Dossier, che ha diretto fino al 1992. Dal 1993 al 2009 è stato direttore de La Piazza e dal 2009 al 2014 de Il Settimanale. Ha fondato e diretto, inoltre, altri periodici a Latina, Verona e Siena.

“Soltanto attraverso la comprensione della storia, sia personale che comunitaria, possiamo individuare le strade per un progresso civile e sociale. Littoria ha avuto il difetto di essere nata da un equivoco. Latina quello di essere cresciuta senza affetto. La tanto sbandierata indole all’accoglienza, in effetti, è frutto di un’analisi superficiale, perché questa accoglienza è semplicemente il risultato di una mancata identità, perché quando non ti senti parte di
una comunità, non nutri particolari sentimenti di appartenenza e non senti la città e il suo territorio come propri. Con questa logica non tendi a tutelare i luoghi. E questo spiega, ad esempio, l’accettazione supina della prima Centrale Nucleare della Penisola, del Poligono di Tiro, della immensa Discarica di Montello, del Campo Profughi più grande d’Italia. Non inclusivi, ma passivamente tollerati perché collocati in una città che nessuno ha sentito propria.
E’ dunque proprio da queste acquisite considerazioni che Latina deve ripartire. Lasciando indietro inutili ed antistoriche pretese come quella di tornare al nome di Littoria. Perché Littoria, in effetti, non è mai esistita, perché si trattò di un immenso cantiere che rimase in vita solo dieci anni. Sfatare questo falso mito potrebbe già essere un buon punto di partenza per cominciare a guardare Latina con quell’affetto che non ha mai avuto”. (p.a.)

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