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Modena. La mostra collettiva “Mea Culpa” in occasione del Festival della Filosofia 2022 che ha come tema la “Giustizia” presso la Galleria ranarossa 3.0

A cura di Cora Craus –

La galleria ranarossa 3.0, via Montevecchio, 21 a Modena, il 16 settembre alle ore 18, inaugura la mostra collettiva “Mea Culpa” in occasione del Festival della Filosofia 2022 che ha come tema la “Giustizia”. Curatrice della mostra Cristina Boschini

“Una riflessione artistica collettiva – si legge in una nota degli organizzatori –  sul senso di colpa, capace di generare angoscia e a cui spesso corrispondono giudizio, auto giudizio e iniquità per errori non commessi, come il disagio difronte alle tragedie quotidiane che si consumano nel mondo, di cui facciamo parte, alle quali non riusciamo a reagire. Sentimenti che risultano essere tanto più intollerabili quanto più ci si sottragga al senso religioso dell’ineluttabile. Per questo, nelle opere proposte da Alessandro Monti, Antonio Gregorio Maria Nuccio, Gaetano Tommasi, Ersilia Sarrecchia e Alberto Zecchini vi sono pure riferimenti a messaggi presenti nelle dottrine ebraica e cristiana.

 La riflessione verte anche sull’ opera di Kafka, interpretata come allegoria dell’alienazione dell’uomo moderno, fino all’isolamento del “diverso” e all’incomunicabilità con i propri simili. Viene spontaneo aggiungere un riferimento a ‘Il processo’, di Kafka, il cui protagonista, accusato da un tribunale senza saperne i motivi, trova in un pittore, Tintorelli, una delle poche persone che sembri prodigarsi a suo vantaggio. Alla condanna all’angoscia perenne generata dal senso di colpa, l’arte può tentare di offrire almeno ipotesi di assoluzione”.

Tra le opere esposte vi sarà quella della latinense Ersilia Sarrecchia: “Come Adamo ed Eva” “Una coppia, due figure sovrapposte si cercano, cercano l’unione in un abbraccio nella speranza che sia eterno. …e poi ci accorgemmo che eravamo Carne seducente e pulsante di Vita. Ci accorgemmo di essere nudi, di essere Origine peccaminosa. E il Peccato divenne il castigo che affrontammo con fierezza”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista