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Latina. Presso la Casa del Combattente sarà inaugurata la mostra: “Il senso della maternità – la lezione di Pasolini” a cura degli Studenti del Liceo Artistico

A cura di Cora Craus –

Patrocinata dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) – Gruppo di Latina sarà aperta Venerdì, 20 gennaio alle ore 10:00, presso la Casa del Combattente di Latina in Piazza San Marco 4, la mostra “Il senso della maternità: la lezione di Pasolini” a cura degli Studenti del Liceo Artistico “Michelangelo Buonarroti”. Vi sarà l’intervento, per delineare la figura di Pasolini, del Professor Giorgio Maulucci, uno dei nostri maggiori esperti di cinema e teatro, con cui gli studenti potranno confrontarsi in uno spazio differente dall’aula scolastica. La mostra, ad ingresso libero, sarà anche lo scenario di alcuni ulteriori eventi, incentrati sempre sulla figura di Pier Paolo Pasolini.

 Durante l’inaugurazione, gli studenti illustreranno il progetto didattico, con la proiezione di vari documentari prodotti da loro e saranno recitate alcune delle più significative poesie dell’autore. All’inaugurazione, del 20 gennaio, saranno presenti i docenti che hanno coordinato e collaborato con gli studenti nelle varie attività.

 I docenti sono: Paola Parziale, Simonetta Alessandroni, Emanuela Macera, Raffaella Di Lorenzo, Antonio Rizzello, Annarita D’Anolfo, Pasquale Fusco.

Da dove e come nasce questa importante iniziativa culturale che vede protagonisti dei giovanissimi, futuri esponenti dell’arte e della cultura nel nostro territorio, esporre presso il più storico dei nostri luoghi: la Casa del Combattente?

 “L’iniziativa – spiegano gli organizzatori, di cui si è fatta portavoce la professoressa Paola Parziale – nasce da un progetto didattico avviato in occasione del centenario della nascita di Pierpaolo Pasolini, avvenuta il 5 marzo 1922 nel quartiere Santo Stefano a Bologna, di famiglia friulana. PPP è il grande intellettuale che ha indagato, attraverso la letteratura e il cinema, molti ambiti della cultura legati ai cambiamenti storici e sociali del nostro paese.

 L’opera di Pasolini ha fornito molteplici spunti di riflessione, in particolare legati al tema della maternità, guidando i ragazzi nell’elaborazione di opere attinenti agli indirizzi di studio da loro frequentati.

Gli studenti, oltre a confrontarsi con i testi letterari dell’autore e, in particolare, con alcune poesie, – spiega Paola Parziale –  hanno analizzato il corto “La forma della città” in cui Pasolini propone importanti riflessioni sui temi legati ai mutamenti del territorio ad opera dell’uomo e alla struttura delle nostre città che riflette i caratteri sociologici delle comunità che le abitano.

 In seguito a questa attività, gli studenti dell’indirizzo di “Architettura e ambiente” hanno prodotto dei brevi documentari filmati sui luoghi delle proprie residenze in cui hanno evidenziato, attraverso la cinepresa, ma anche utilizzando commenti scritti, i concetti espressi da Pasolini nel suo corto. Il tema della maternità è stato considerato, in questa attività, in senso lato, assumendo il territorio e la città come “madre” ovvero radice da cui scaturiscono gli usi delle comunità, ma la città è vista anche come stratificazione di elementi che, a loro volta, sono definiti dalle attività e dai costumi delle persone che vivono quei luoghi. Il tema pasoliniano della maternità è stato indagato anche dagli studenti dell’indirizzo di “Arti figurative” che hanno elaborato opere pittoriche su stoffa, su tela e su tavola, interpretando personalmente gli stimoli visivi e concettuali tratti dall’opera di Pasolini.

 Saranno esposte anche opere scultoree in creta. A corredo di queste opere, saranno esposti testi critici esplicativi della poetica dell’autore e delle elaborazioni degli studenti. Inoltre, saranno esposti alcuni pannelli di lettura critica di scenografie e costumi relativi ad alcuni film di Pasolini. Dall’analisi di questi elementi, hanno preso vita il plastico di una natività con chiari riferimenti al film “Il Vangelo secondo Matteo” e la realizzazione di un abito, avviato già nell’ambito del progetto didattico “Moda e Architettura”, il cui iter progettuale è stato arricchito da suggestioni derivanti dagli abiti-scultura di Roberto Capucci, costumista del film “Teorema” di Pier Paolo Pasolini.

 Questa attività ha messo in luce, con l’analisi anche di altre opere di costumisti che hanno collaborato con Pasolini, come l’autore abbia affidato all’abito importanti significati simbolici legati alla condizione psicologica e sociale della donna.”

La mostra rimarrà aperta fino al 29 gennaio (orari feriali dalle 10:00 alle 12:00 e il martedì e il giovedì dalle 16:30 alle 18:30).

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista