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Latina. Presentazione del romanzo d’esordio di Maurizio Vaccaro: “Ho vissuto tre vite”

A cura di Cora Craus –

Come può il ritrovamento di documenti mai visti prima divenire la storia di tre generazioni? A raccontarlo è Maurizio Vaccaro, docente di Storia e Filosofia per molti anni al liceo “Grassi” di Latina, classe 1956, che venerdì, 12 aprile alle ore 18 presenterà il proprio libro “Ho vissuto tre vite”, edito da Atlantide Editore, al centro culturale “Lestrella Pop”, in largo Jacopo Peri a Latina.

 Diversi i contributi previsti nel corso dell’appuntamento: a intervenire saranno Dario Petti, editore del testo, Filippo Vaccaro, moderatore e autore della prefazione e il professor Giorgio Felici, già docente di Storia e Filosofia presso il Liceo classico “Dante Alighieri” di Latina.

“Il volume unisce – si legge in una nota degli organizzatori – la passione personale dell’autore per la Storia con storie di vita familiare che si muovono tra realtà e immaginazione, testimonianze di passati non troppo lontani e di speranze e sogni sempre attuali. Dagli inizi del Novecento alla fine della Seconda Guerra Mondiale, passando per il fenomeno dell’emigrazione in America e per l’occupazione della Slovenia, Vaccaro si fa portavoce, punto di arrivo e di nuovo inizio, di una intera famiglia, restituendo con le proprie parole un affresco della storia comune italiana.

Tre generazioni che lottano per sopravvivere nella Calabria rurale, dove ha inizio la narrazione, ignara degli sconvolgimenti cui, come il resto del mondo, presto avrebbe assistito; per conservare i propri ideali contro la corrente trascinante della prima metà del Novecento. Realistico e maturo, lo stile riflette una ricerca che è tanto storica quanto introspettiva e si ammanta di delicatezza struggente nel capitolo dedicato alla madre dell’autore, unica voce femminile in un ideale passaggio di testimone tra uomini il cui cognome avrebbe potuto confondersi con qualsiasi altro del nostro Paese perché, nella loro specifica esistenza, si scoprono uguali a tanti, granelli di sabbia nella grandezza degli avvenimenti, senza i quali non si fa la sabbia e neanche la storia”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista