Latina. “Esser poeta in Ninive”: conversazione con Rino Caputo e Anna Eugenia Morini intorno all’opera letteraria di Luigi Romano

a cura di Cora Craus –

Un profondo momento letterario l’evento “Esser poeta in Ninive”, conversazione con Rino Caputo e Anna Eugenia Morini, con letture a cura di Lucia Viglianti. L’evento si è svolto nell’ambito della mostra “Normanno. Estro spavaldo e urtante” visitabile sino al prossimo 28 maggio presso la Casa di quartiere Ex-T di Latina.
Un appuntamento che ha accompagnato il pubblico alla scoperta di un campo coltivato incessantemente da Normanno, il campo letterario. La conversazione, grazie agli autorevoli interventi dei professori Caputo e Morini che si sono immersi con la loro sensibile competenza nell’intrico dei temi, dei riferimenti culturali, delle soluzioni formali singolari delle numerose pubblicazioni in versi e in prosa dell’artista ha risvegliato un nuovo interesse, una nuova curiosità verso la figura e l’opera di Luigi Romano, in arte Normanno, nato a Roma nel 1929 e vissuto per molti decenni a Cori, dove è morto lo scorso 7 gennai

 L’attività artistica di Romano si sviluppa su una sinestetica corrispondenza tra musica, arte figurative, letteratura ad esprimere le sue tematiche filosofiche. La mostra, che raccoglie opere realizzate dagli anni Cinquanta del secolo scorso ad oggi tra dipinti, presenta un vivace programma di iniziative culturali che mirano a rappresentare la vulcanica ecletticità dell’artista, di difficile catalogazione.   “L’espressione del sé. – scrive la critica d’arte Francesca Piovan – La ricerca analitica della propria indole, la raffigurazione corporea della propria forma mentis data da quell’affascinante intrecciarsi di desiderio, di passione, di curiosa osservazione. L’arte di Normanno è vigorosa inquietudine di un innovatore, è sapiente sperimentazione empirica, che è sì forte predisposizione intellettiva, ma si rafforza ulteriormente con lo studio, che diviene fame e sete di leopardiana memoria, e si tramuta in conoscenza”.