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“Ercole – Il cavaliere di Cisterna” di Salvatore D’Incertopadre. Le mille sfaccettature della nostra storia

 

 

Di Cora Craus –

 “Ercole – il cavaliere di Cisterna” di Salvatore D’Incertopadre, pubblicato dalla casa editrice Atlantide di Dario Petti, è un romanzo dalla  lettura scorrevole, intensa e coinvolgente. Racchiude profonde riflessioni sul sentire interiore dei protagonisti, riflessioni che, come spesso accade, travalicano le pagine per esprimere un valore in cui il lettore può facilmente immedesimarsi.

I personaggi sono gli interpreti della nostra tormentata storia nazionale e soprattutto della storia dell’Agro Pontino. “Ho finito proprio adesso un lavoro a un kilometro da di distanza da qui e ora sto andando al Quadrato per avere istruzioni. Credo che presto inizierò a lavorare proprio lì, alla costruzione di Littoria, la nuova città.” (pag. 102)

L’autore, come nei suoi precedenti romanzi, incastra le vicende di persone comuni negli snodi, autentici, di avvenimenti storici – politici, restituendoci un puzzle di forti emozioni e sentimenti. Questo è un romanzo corale dove storie e personaggi disomogenei tra loro, se non proprio agli antipodi, plasmano una scena collettiva: la vita. Inoltre, l’autore crea un fitto sottobosco di figure che rimandano con immediatezza le atmosfere e le aspettative propagandistiche sulle guerre in Africa diffuse dal regime così come la nefasta illusione secondo cui Hitler ed i suoi alleati avrebbero vinto la seconda guerra mondiale. “Maledetto il Circolo con tutti i suoi fanatici frequentatori. Ma si può sapere che ci fate in quel maledetto posto”? “Ci si diverte, si gioca ma, soprattutto, si parla di politica”. “Già, la politica. Ormai tutto quello che dice Mussolini va bene e nessuno può contestarlo. Quindi state lì solo ad osannare il Duce”. (pag. 115)

Una narrazione piena dove trova spazio il racconto di viaggio, di formazione e il racconto sentimentale punto centrale del romanzo. Suscita interesse anche la scelta di dare rilievo sia a realtà urbanistiche che a quelle industriali della nostra provincia.

La quarta di copertina: “Questo libro è liberamente ispirato a una storia vera ma i personaggi sono frutto della fantasia dell’autore. Ercole nasce mentre il padre muore sul fronte dell’Isonzo durante la disfatta di Caporetto. Vive i primi dieci anni della sua vita a Roma, sotto le ali protettrici della madre Maria, da sempre in conflitto col padre.

Poi si trasferisce con Maria, finalmente libera dall’oppressione del padre, a Cisterna, dove trova dei nuovi punti di riferimento che sostituiscono la figura paterna, e dove, con grande fatica, conquista le prime amicizie, rendendosi conto però che per essere preso in considerazione deve abbracciare la fede fascista.

E, come accade a chi deve dimostrare la sua fedeltà a una causa, lo fa con grande trasporto, arruolandosi volontario, ancora diciottenne, nelle truppe che partono per l’avventura etiope. Poi la guerra voluta da Mussolini muta la sua vita, le sue idee, trasformandolo in un adulto consapevole, deciso ad affrontare le sfide del Dopoguerra”.

Il libro è arricchito da una bella prefazione del prof. Antonio Polselli, e, in una intervista, curata sempre da Polselli, l’autore anticipa alcuni suoi progetti letterari. “La conclusione della trilogia iniziata con Maciste, cioè la storia di tre giovani del nostro territorio vissuti in pieno fascismo. Poi un nuovo romanzo intimista e ancora la storia di una famiglia esule dall’Istria”.

Chi è l’autore?

Smessi i panni, alcuni anni fa, di segretario generale della Cgil pontina, Salvatore D’Incertopadre, origine napoletana ma pontino dagli anni settanta, apprezzato cuoco e musicista, si è dedicato anima e cuore ad un’altra passione, a lungo sopita per non dire nascosta, la scrittura.  Autore prolifico ed eclettico ha sfornato dal 2015 ad oggi sette libri misurandosi con successo sia con il genere biografico, “il sindacalista” opera di esordio con la prefazione dell’allora segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che è anche un interessante ritratto della Cgil pontina dall’interno; sia con il romanzo d’ispirazione familiare, “Due padri, due figli. Una famiglia tra Napoli e Latina” che con quello storico “Maciste. Da Cisterna a Stalingrado” e quest’ultimo sempre del genere storico “Ercole – il cavaliere di Cisterna”

 

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista