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Autrici pontine. “Talismani. La donna esoterica e i simboli arcaici di femminilità” di Marina Mangiapelo.

Un’opera dell’artista Marina Mangiapelo

di Cora Craus –

“Visto il difficile periodo sociale e culturale, mi risultava difficile procurare le tele e i colori a olio, così la scelta cadde su comuni fogli da blocco A4 e su matite colorate acquerellabili”. Ero entusiasta all’idea di creare dei volti della stessa dimensione, l’effetto sarebbe stato suggestivo, come delle grandi carte simili a tarocchi dove fossero presenti due elementi fondamentali: il volto e un simbolo grafico arcaico benefico”.

 In questo piccolo brano estrapolato dal libro: “Talismani. La donna esoterica e i simboli arcaici di femminilità”, l’autrice Marina Mangiapelo ci confida come e quando sia nata l’idea e la realizzazione del libro e come non abbia utilizzato supporti di lusso ma l’atavica capacità delle donne di creare da quello, poco o tanto, di cui possono disporre. Il libro è nato in un momento particolare: durante il terribile periodo del look down per la pandemia del COVID. L’autrice narra con poche chiare parole cosa incontreremo nelle sue pagine: “un esercito di dee protettrici ed evocatrici, una barriera contro la malattia e il male” ricreate, attualizzate dalle sue matite e da una tenace ricerca storico/iconografica.

 “Talismani.  La donna esoterica e i simboli arcaici di femminilità” (Ed. Lisianthus – pag.128 – € 18) ha come punto di forza le splendide immagini: 36 splendidi visi, 36 ritratti di donna, un vero magico alfabeto dell’emozione che fa da guida al lettore/ce e lo introduce alla conoscenza di magici simboli. Un viaggio emozionale, antropologico, spirituale, storico.

L’autrice snoda, rievoca i simboli in un ordinato benefico vortice di figure, concetti, parole, fotografie, documenti con ricchezza di linguaggio spaziando nella memoria del tempo, nella letteratura, nell’arte; cui si aggiunge una narrazione lieve che avvolge e conquista per le atmosfere ancestrali che risveglia. La scrittrice ad ogni riga sembra volerci ricordare che la forza del simbolo è viva dentro di noi anche se non sempre ne siamo consapevoli.

 I simboli, e quelli scelti dall’autrice in modo particolare, risuonano di una nota profonda, sono il filo d’Arianna che lega noi, la nostra storia alle storie dei nostri antenati fino a risalire agli albori dell’umanità.

 Marina Mangiapelo è un’affermata pittrice e costumista cinematografica e durante un nostro incontro per parlare di una presentazione del libro, l’artista/scrittrice con affetto, gratitudine e ammirazione, sentimenti sempre più rari oggi, ha ricordato di essere stata una allieva del liceo artistico “Michelangelo Buonarroti” di Latina e della professoressa Milena Petrarca una tra le più affermate artiste internazionali. Ha ricordato il suo corso di studio presso l’Istituto di moda di Novara dove ha realizzato il suo sogno di diventare disegnatrice di moda e del costume storico e progettista del tessuto. La prestigiosa esperienza presso il laboratorio di Gianni Versace S.P.A che le ha permesso di sperimentare e ricreare nuove linee stilistiche. Osservandola mentre parlava un pensiero mi ha colpito: “è una donna che ha il forte, inquietante magnetismo di un’Anna Magnani”

 Nel libro confluiscono e dialogano tra loro: gli dei, le dee con tutto il loro carico di simbolismi: tutto il loro essere l’archetipo umano; figure dell’olimpo, figure che ci raggiungono d’antiche civiltà, figure dell’induismo, del cristianesimo, del buddismo in una policroma sinfonia di cultura. Alle figure umane si aggiunge il mondo della flora e della fauna da cui la pittrice ha scelto piccoli insetti considerati porta fortuna naturali anche nella nostra attuale società, e delicatissimi fiori.

 Una parte, quella che ci ha particolarmente intrigato è dedicata a pochissimi personaggi dello spettacolo, portatori di nuovo e moderno simbolismo, quali Audrey Hepburn cui è affidato il potere talismanico di: “Colei che dona coraggio, stile ed eleganza”. L’ americanissima star dal nome italiano Liza Minelli cui, l’autrice, ha affidato la forza talismanica di “Colei che protegge lo spettacolo” e poi la donna mito italiano per eccellenza: Carla Fracci cui è affidato il valore talismanico di: “Colei che dona grazia e tenacia”.

Il libro apre con un cuore da sempre universale simbolo di vita e di amore e alla donna cuore è affidato il valore talismanico di: “Colei che dona amore, tolleranza e verità”.

 “Talismani. La donna esoterica e i simboli arcaici di femminilità” di Marina Mangiapelo, chiude ricordandoci la straordinaria e modernissima nascita del simbolo della pace avvenuta nel 1958. E al ritratto della donna di pace è affidato il potere il talismanico di: “Colei che donna unione, rispetto e armonia universale”.  Il misterioso, l’occulto, l’esoterico trasformato in una purissima benefica arte.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista