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Autrici pontine. Il delicato romanzo “Ninfa – La principessa del lago” di Sonia Testa.

di Cora Craus –

“Uno dei fratelli notò un libro, ancora più coperto di polvere, in fondo alla stanza. Era vecchio e sembrava avere qualche secolo di vita.  «Guardate questo libro!» Disse Andrea. Il volume si trovava sopra uno degli scaffali più alti. Asia, che era la più vicina, ma anche la più bassa di statura, non potè arrivarci. «Andrea» disse allora con aria divertita «portami una sedia che la mia grandezza non arriva fino a quello scaffale!»  Lo prese in mano con attenzione e lesse il titolo: “La leggenda della Bella Ninfa”.  Poi aggiunse: «Sembra un libro pieno di segreti,» incuriosendo anche i suoi fratelli”. Pag.19 Un brano tratto dal romanzo di cui parliamo oggi: “Ninfa – La principessa del lago” di Sonia Testa

 La leggenda, che ha attraversato i secoli, di una straordinaria e drammatica storia d’amore, tra la bella principessa Ninfa e il giovane pastore Martino, è legata a uno dei più affascinanti e rinomati luoghi della nostra provincia: Ninfa.

Sonia Testa, l’autrice del romanzo partendo dalla leggenda, con uno stile accurato e cinematografico, ha dato vita a una storia piena di pathos e tenerezza, che si sviluppa nel genere fantasy. Come succedeva nel teatro greco, dove la storia in sé era già nota, senza alcuna sorpresa, ciò che contava davvero era la narrazione, la rappresentazione che se ne faceva.

 Anche in questo libro la leggenda rimane fedele a se stessa, ma il romanzo la riveste di nuovi significati, la arricchisce di dettagli e di denuncia sociale. Il libro srotola un processo di trasformazione, di reinterpretazione, che mantiene l’essenza della storia originale, ma la rende nuova e se possibile più intrigante. Il brillante escamotage dell’autrice di creare un ponte tra il lontano passato e il momento presente, per cercare di cambiare il drammatico finale, regala nuove emozioni. Il “ponte” sono tre fratelli, una madre bibliotecaria e un antico libro che si apre su misteriosi segni e incomprensibili parole…

Ovviamente, non sveleremo lo svolgimento, la magia della trama, per non sottrarre nulla alla suspense della lettura. Noi abbiamo letto il romanzo tutto d’un fiato, apprezzando la leggerezza della costruzione narrativa, la profonda conoscenza della storia del territorio, dei personaggi storici e del folklore da parte dell’autrice, che ci ha trasportato nel cuore del Medio Evo.

Il romanzo, dall’apparente vaporosità di una lettura d’evasione, crea profonde riflessioni storico-sociali sulla condizione femminile nel Medioevo, con ben poche differenze, se non il benessere economico, tra principesse e contadine, impossibilitate a qualunque autodeterminazione personale ed esposte ad ogni tipo di soprusi come testimoniano personaggi, oltre la principessa Ninfa, quali la nonna di Martino, o la miseria dell’invidia che corrode suor Agnese stretta nella solitudine di un convento con regole durissime.

Sonia Testa, con naturalezza, mette a confronto, senza alcun taglio pedagogico, i giovani del Medioevo con i giovani dei nostri giorni, che, per una magia degna di Harry Potter, si trovano ad essere compagni di lotta e di avventura tra i cunicoli, i sotterranei di antiche abbazie, prigioni di torri e castelli. E, naturalmente, non poteva mancare il feroce simbolo di un momento buio dell’umanità: bruciare le streghe con le più assurde e variopinte accuse di stregoneria.  Con un catalogo di avvenimenti e di personaggi che, a volte, vengono presentati con tratti tenui, a volte con tratti incisivi; e, tra le pagine del libro sfilano tutti i sentimenti, le virtù, le emozioni e i vizi dell’essere umano.

Porteremo con noi, per personalissima simpatia, le pagine dell’incontro con un personaggio inaspettato: Corradino di Svevia, il giovane imperatore sedicenne decapitato a Napoli per ordine di Carlo d’Angiò. A Napoli, dove riposano le sue spoglie, ne sentirete parlare sempre  con la dolcezza che si dedica a un figlio, a un nipote.

“Nel momento un raggio di sole venne a sovrapporsi, per così dire, al chiarore interno delle candele, cingendo di un’aureola maestosa i capelli color d’oro del giovane imperatore. C’era quasi qualcosa di divino in quel giovane così inconsciamente affascinante nonostante i suoi abiti poveri e sporchi”. Pag.142

Chi è la scrittrice Sonia Testa?

Così la stessa autrice si presenta nei cenni biografici contenuti nel libro: “La mia passione per la scrittura nasce da un profondo amore per la storia e per il mio territorio. Sin da bambina, ho sentito il bisogno di raccontare le storie del passato. Ogni parola era un pennello con cui dipingere mondi immaginari, ogni storia un viaggio da esplorare.

La lettura e la scrittura sono sempre state per me un’unica, indivisibile passione.

Sentire il profumo della carta, sfogliare le pagine, creare personaggi che prendessero vita sotto i miei occhi… era come vivere mille vite.  Nel 2019, ho finalmente dato alle stampe il mio primo romanzo storico, “Emma”, ambientato nel territorio Lepino, un sogno che si realizzava.

La mia formazione in ambito storico-artistico e museale ha alimentato questa passione, offrendomi gli strumenti per immergermi a fondo nelle mie narrazioni. 

Il mio primo romanzo storico è stato insignito di una menzione di merito nell’importante Concorso Letterario Internazionale Salvatore Quasimodo dell’Aletti editore. Ne è nata in seguito una seconda pubblicazione aggiornata dal titolo “Emma, la fanciulla del casello ferroviario”.

 Nel 2023 ho avuto il piacere di dare alle stampe il mio secondo romanzo storico “Oddolina la fanciulla rinchiusa nella torre” che ha avuto un successo inaspettato.  Tradotto in inglese e francese è stato recensito tra i 200 libri più belli d’Italia e nel 2024 è uscito in una nuova veste grafica.

Pluripremiati anche i racconti brevi: 

“La caduta da cavallo dell’abate Ruggero Caetani e il miracolo di San Nonnoso”. Menzione di merito nel Premio Letterario Internazionale Fëdor Dostoevskij. Pubblicato da Aletti editore. “Agnesina Colonna. La nobildonna e il capitano della Battaglia di Lepanto”. Pubblicato da Historica edizioni.

“Agnesina Colonna e il miracolo di San Filippo Neri”, vincitore del terzo posto con targa al Concorso Internazionale Città di Pomezia.

“Caterina Orsini la nobildonna con la spada”. Pubblicato da Historica edizioni.

Molto considerate dalla critica sono le mie pubblicazioni a carattere storico artistico come:

  • Antonio Cavallucci detto «Il Raffaello del suo tempo»
  • Il Caravaggino. Tommaso Donini. San Lorenzo battezza San Romano
  • Benozzo Gozzoli. La Pala della Madonna degli Angeli con la città di Sermoneta 
  • Abbazia di Valvisciolo tra arte, storia, simboli e testimonianze cistercensi a Sermoneta
  • Figure simboliche, frammenti d’arte e di spiritualità

-Angelo Guerra. «Pittore Anagnino di non volgare pietà» Antonio e Niccolò Circignani. La deposizione di Cristo

-Abbazia di Valvisciolo. La cappella di San Lorenzo

  • Simboli templari medioevali rinascimentali a Sermoneta
  • Cronistoria della banda musicale di Sermoneta

Alessandro Mochetti (1760-1812). Incisore romano – La cappella Caetani nella Chiesa di San Giuseppe a Sermoneta. Verso una nuova lettura degli affreschi – Niccolò Circignani detto il Pomarancio : “prattico pittore”, “huomo di grand’inventione e prestezza”, che è stata acquistata dal Getty Museum. Infine anche la linea di Coloring Book dedicata sia ai bambini che agli adulti è molto apprezzata anche all’estero”.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista