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Autori pontini. “Capo portiere l’aereo riemerso dal mare” di Angelo Silvestri e Dante Taddia

Di Cora Craus –

“L’amicizia ha in sé il significato di un dialogo infinito che continua anche quando non ci si vede, non ci si incontra e non ci si parla.” Queste parole dello psichiatra e saggista Eugenio Borgna sono la sintesi del tipo di rapporto che intercorre tra i due autori: l’uomo del mare, il fondatore dell’Archeosub Pontino, Angelo Silvestri e l’uomo di terra, il geologo, Dante Taddia ed è il primo grande dono che il lettore riceve: la fiducia nell’amicizia. Un brano del libro Capo portiere l’aereo riemerso dal mare: “Ci ritroviamo, e come se non fosse passato che qualche minuto dalla nostra ultima chiacchierata di alcuni anni prima, Angelo, nel modo che lo distingue e senza preamboli mi dice;” La mia scoperta fu dovuta al fatto che nel periodo estivo, in maniera ripetuta, rinvenivo sulla spiaggia antistante il ritrovamento…”

Il libro “Capo portiere l’aereo riemerso dal mare” di Angelo Silvestri e Dante Taddia (Ed. Pulp – pag. 248 – € 20) apre con la cronaca diretta della scoperta e del salvataggio di un aereo americano da bombardamento della Seconda guerra mondiale, inabissatosi nelle acque del mare pontino. La storia è quella dell’aereo Curtiss P-40, detto Skipper, che faceva parte della 324 Fighter Squadron, ed è narrata in prima persona da Angelo Silvestri, che ricostruisce nei minimi dettagli l’iter, l’ingegno e la creatività che si sono resi necessari per portare a termine il progetto di recupero, ideato dallo stesso Silvestri, che non si è limitato al salvataggio del preziosissimo reperto, ma anche al ritrovamento del pilota, negli Stati Uniti, e alla conoscenza delle cause dell’inabissamento.

Il tutto è documentato da articoli della stampa sia locale che nazionale, molto presenti nei vari step. Il libro riporta documenti ufficiali italiani e americani e tantissime fotografie, grazie a un notevole archivio fotografico dell’autore. E, parlando di foto, vogliamo ricordare che la foto di copertina del libro è una gentile concessione del Museo Piana delle Orme, dove è esposto l’aereo. La fotografia è stata realizzata dalla direttrice del museo, Alda Dalzini.

Il libro “Capo portiere l’aereo riemerso dal mare” un libro corale, intenso e affascinante, un saggio, un “manuale”, un esercizio di “interviste impossibili”, una sceneggiatura e, dulcis in fundo, un libro-film. Come fanno a stare insieme piacevolmente tanti tipi di scrittura? Azzardo: bravura degli autori e una iper scintilla di creatività racchiusa in quella definizione di libro-film creata da Dante Taddia. E, come per tutti i film, anche per il libro-film è stato creato un trailer, rappresentato dal lungo sottotitolo: “La costa pontina custode di un’avventurosa storia di guerra, risorta dal mare e continuata sulla terra”.

Il libro è diviso in due parti: la prima, come si è intuito, è più tecnica; la seconda parte possiamo definirla sorprendente, briosa, scanzonata… terribilmente seria, come solo il teatro o il cinema sanno essere.  Un brano del libro:“…le informazioni, i dettagli del racconto e i dialoghi sono stati elaborati dai co-autori del libro ispirandosi all’intervista rilasciata a Ferdinando D’Amico e apparsa interamente su JPA Mensile di Aeronautica Anno XXVIII del 2 febbraio 1999 [.] i co-autori hanno introdotto degli apporti personali e/o di fantasia per incrementare la finalità artistica dell’opera…e mentre la scritta si chiude in dissolvenza, appare nuovamente l’immagine a tutto schermo del profilo del monte Circeo mentre sulla destra in lontananza s’intravede il litorale pontino che sfuma verso Anzio…cielo azzurro e mare calmo…si sente la voce del commentatore.”

 Nel suo insieme, il libro narra una storia sia bellica che post-bellica, fatta di coraggio, determinazione e perseveranza. L’opera è ricca di informazioni, certo, tecniche, ma anche storiche e profondamente umane, di un momento difficilissimo per l’umanità, per ragazzi alcuni dei quali neanche ventenni, e la maggior parte di loro buttati in guerra come merce senza valore.

Tra questi ragazzi vi era il pilota statunitense, tenente Michael Mauritz, fortunatamente rientrato nella sua patria dopo l’avventura bellica, illeso. Nel libro vi sono raccontate tutte le peripezie vissute, in Italia, dal giovane pilota prima di poter tornare a casa. Ma racconta anche la determinazione e la perseveranza di un uomo di mare e del suo equipaggio: l’autore Angelo Silvestri.

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista