Menzione Speciale alla IV Edizione del Premio Letterario Vesta al romanzo: “Il Ladro di chimere” di Giacomo D’Ambrosio

A cura di Cora Craus –
Lo scrittore pontino Giacomo D’Ambrosio è stato insignito della Menzione Speciale con la motivazione “Visioni e identità” alla IV Edizione del Premio Letterario Vesta, ideato dall’operatrice culturale e direttrice artistica Sara Matteucci, riservato alla narrativa giovanile. Il riconoscimento è stato assegnato al romanzo d’esordio di D’Ambrosio, “Il Ladro di chimere”, edito dalla casa editrice Ensemble di Roma.
La cerimonia di premiazione si è tenuta presso lo storico Palazzo Valentini a Roma, alla presenza delle autorità civili e politiche di Roma Capitale.
Il libro di Giacomo D’Ambrosio era stato presentato nei giorni scorsi nella libreria Incipit Tiburtina di Roma dallo scrittore Paolo Di Paolo e a Latina presso il Mug dal giornalista Bernardo Bassoli. Il tour delle presentazioni comunque continuerà ancora, dopo la sua presenza a Più Libri e Più Liberi alla Nuvola, recentemente sarà la volta di altre librerie italiane.
Grande soddisfazione ha manifestato l’autore per il grande interesse che sta avendo il libro nato da una storia vera e personale.
Il libro “Il Ladro di chimere” di Giacomo D’Ambrosio affronta un tema scottante e attuale: il disagio giovanile. Ansia, panico e depressione sono solo alcuni dei sintomi di una società fragile e in crisi, che sembra aver perso la capacità di offrire ai giovani un futuro sicuro e sereno. Il senso di solitudine, di insicurezza e di paura che pervade i giovani di oggi è lo specchio di una società che non sa più come rispondere alle loro esigenze e alle loro paure.
Il libro di D’Ambrosio è un grido d’allarme, infatti parla della “malattia” di oggi che si chiama disagio giovanile. Ansia, panico e depressione tra i giovani sono lo specchio di una società fragile e in crisi. Così il senso di solitudine, di insicurezza e di paura.
Da qui il giovane autore pontino imbastisce la trama del romanzo. Infatti, Paolo è il filo conduttore in tutta l’ossatura del romanzo e ha come co-protagonisti una ragazza di nome Sara e la psicoterapeuta, la dottoressa Frida Battisti.