Latina. Presso il Circolo Cittadino presentazione de “Le transizioni di Pasolini” nel volume XXVII della rivista “Costellazioni”

A cura di Cora Craus –
Domenica 23 novembre alle ore 11:00, ad ingresso libero, presso la Sala Lettura del Circolo Cittadino “Sante Palumbo” di Latina, moderato da Maria Antonietta Garullo, docente a contratto in letteratura italiana presso l’Università Pegaso e docente di ruolo nei licei, si terrà l’incontro organizzato da ARCO – Arti Contemporanee che mette al centro la figura di Pier Paolo Pasolini, in occasione della presentazione del XXVII numero della rivista “Costellazioni” dal titolo “Le transizioni di Pasolini”.
Si tratta di un prezioso momento di riflessione intorno all’autore, di cui è da poco trascorso il cinquantesimo anniversario della morte, offerto alla città da alcuni tra i più importanti studiosi pasoliniani, come il prof. Rino Caputo, già ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, la prof.ssa Maura Locantore, curatrice del volume, il prof. Angelo Fàvaro, docente a contratto in letteratura italiana presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e docente di ruolo nei licei, la prof.ssa Floriana Calitti, ordinario di Letteratura italiana presso l’Università Pegaso e il prof. Giuseppe Massara, direttore della rivista “Costellazioni” che ha ospitato il numero monografico.
“Pier Paolo Pasolini – commenta il prof. Rino Caputo – è stato uno dei maggiori protagonisti della cultura del Novecento. La sua capacità di intuizione, l’irriducibile libertà intellettuale, con conseguente spregiudicatezza espressiva, ne hanno fatto una risorsa preziosa per lo spirito pubblico in Italia, di cui si avverte oggi l’acuta mancanza: anche per questo, incontri come quello di domenica risultano quanto mai utili e necessari, soprattutto in riferimento al nostro territorio di Latina”.
“La figura tragica e visionaria di Pasolini – aggiunge il prof. Giuseppe Massara, direttore della rivista – continua a interrogarci: la sua opera, costantemente in metamorfosi, rivela ancora oggi una sofferenza e una lucidità estrema, capaci di restituire il corpo vivo e contraddittorio della nostra stessa condizione contemporanea. Questo e tanto altro viene indagato nel volume”.