FAI Latina presenta il libro: “Camminando per Latina.Certe mattine la città mi appare” di Beatrice Borri

A cura di Cora Craus –
Sarà presentato venerdì 30 maggio alle ore 18:30 presso il Circolo cittadino di Latina “Sante Palumbo” in piazza del Popolo, il libro di Beatrice Borri “Camminando per Latina. Certe mattine la città mi appare” edito da Atlantide, un diario sviluppatosi nel tempo tra ricordi di gioventù nella Latina degli anni ’60 e ’70 e i periodi più recenti, dal lockdown all’approssimarsi del centenario della città. All’appuntamento di venerdì, interverranno insieme all’autrice, Gilda Iadicicco capo delegazione FAI Latina, organizzatore dell’evento, Dario Petti editore di Atlantide, Laura De Angelis e Brunella De Luca.
Il libro di Beatrice Borri “Camminando per Latina. Certe mattine la città mi appare” narra di un camminare non solo fisico tra i viali e i quartieri della città ma “come metafora della vita”. Come spiega l’autrice nell’introduzione al libro “Camminando per percorsi consueti ti puoi ritrovare un giorno sorpreso e sospeso come in una sorta di epifania. Una illuminazione interiore che ti porta a vedere le cose in modo diverso per cui anche le cose più semplici quotidiane, come una passeggiata in città, e la stessa città, possono apparirti nuove”.
Chi l’autrice Beatrice Borri docente di Letteratura e Latino al liceo scientifico “Majorana”?
Beatrice Borri nata nel ’52 a Velletri si trasferisce subito con la famiglia a Latina e qui compie gli studi, diplomata al liceo classico “Dante Alighieri” si laurea in Lettere classiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dopo varie esperienze d’insegnamento approda al liceo scientifico “Majorana” di Latina negli anni ’80 dove rimane per trent’anni insegnando con passione Letteratura italiana e Latino a più generazioni di giovani.
E sono quegli scrittori che ha studiato e insegnato che “accompagnano i suoi passi e i suoi pensieri” come scrive Laura De Angelis nella prefazione al volume “Leopardi, Dante, Pascoli, Foscolo, Ungaretti, Seneca, Orazio, Palazzeschi…tutti contribuiscono alla lettura dei luoghi che Beatrice incontra nel suo camminare”, come Piazza del Popolo e Piazza San Marco, il Teatro e i Giardinetti, il “Giro di Peppe” e Villaggio Trieste, i viali e il mare, solo per citarne alcuni. Come in un album fotografico si passa dal bianco e nero al colore, osservando il mutare dei posti, delle persone, attorno al proprio microcosmo sempre saldamente radicato nella città che l’autrice sente di amare anche quando le si palesa nei suoi difetti. Un piccolo volume agile e piacevole, di quelli che fanno compagnia e senti che ha qualcosa di familiare al di là di quali strade solchino i tuoi passi.