Il progetto “CUSTODIRE”: gli studenti del Liceo Grassi protagonisti del primo laboratorio di custodia

A cura di Cora Craus –
Hanno preso il via i laboratori del progetto “CUSTODIRE: Nuove forme di custodia ambientale lungo il Sentiero di Circe”, un’iniziativa che mette al centro le persone – singole o in gruppo – che scelgono di prendersi cura del territorio. Custodire significa camminare con attenzione, osservare con responsabilità, ascoltare e lasciare tracce positive. Il progetto unisce scuole, associazioni, imprese, istituzioni e cittadini, trasformando il paesaggio del Parco Nazionale del Circeo in un vero laboratorio di comunità.
Co-finanziato dal Programma Interreg Euro-MED nell’ ambito del progetto “COASTRUST: Promoting shared stewardship for Mediterranean Coasts”, CUSTODIRE punta a trasformare la custodia condivisa in strumento di educazione, partecipazione e valorizzazione del territorio.
Il progetto punta a formare giovani capaci di leggere, ascoltare e custodire il paesaggio, valorizzando l’identità naturale e culturale della provincia di Latina e contribuendo alla costruzione di una nuova cultura della cura del territorio.
L’Associazione Circe APS conferma così il proprio impegno nel promuovere percorsi di custodia partecipata, rafforzando il legame tra comunità, scuole e territorio, nella convinzione che il futuro del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale passi attraverso l’educazione, la responsabilità condivisa e la capacità collettiva di prendersene cura.
Il primo laboratorio ha visto protagonisti gli studenti della classe 3F del Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina, impegnati in una giornata di immersione culturale e ambientale lungo il Cammino di San Filippo Neri, tra Sant’Ambrogio sul Garigliano e Sant’Andrea del Garigliano. Luoghi scelti come tappa ispirazionale, capaci di offrire uno sguardo diverso sulla relazione tra comunità, memoria e paesaggio, e di preparare gli studenti al lavoro che nei prossimi mesi li condurrà sul Sentiero di Circe, nel cuore del Parco del Circeo.
A Sant’Ambrogio sul Garigliano, i ragazzi sono stati accolti dalle istituzioni locali – il Sindaco Sergio Messore, il Presidente dell’Associazione Amici del Cammino di San Filippo Neri Filippo Scalisi, il vicepresidente Francesco Messore, la delegata locale al Cammino Simona De Rosa e il Vicesindaco di Sant’Andrea del Garigliano Federico Pontiero e – che hanno sottolineato l’importanza della presenza dei giovani in territori che oggi affrontano la sfida dello spopolamento. La visita alla bacheca archeologica, la consegna delle mini-credenziali e il passaggio nel Museo Etnografico “Le Mie Radici”, aperto dal custode Fiorenzo Broccoli, hanno trasformato la passeggiata in un incontro autentico con la storia e l’identità dei luoghi.
“Il cuore del laboratorio – si legge in una nota – di custodia si è svolto al Bar “La Rosa dei Venti”, dove gli studenti hanno ascoltato i custodi del Cammino, raccolto testimonianze, annotato parole chiave e riflettuto sul valore del cammino come esperienza trasformativa. I racconti, intensi e profondi, hanno restituito la forza di un impegno civile capace di generare solidarietà, consapevolezza, opportunità di rinascita personale e nuove economie di comunità.
La partecipazione attenta e rispettosa degli studenti ha colpito gli stessi custodi, che hanno riconosciuto in loro una sensibilità rara e una disponibilità al dialogo capace di generare legami. Attraversare un luogo segnato dalla memoria come Sant’Ambrogio, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito con forza, ha permesso ai ragazzi di comprendere come la custodia dei territori nasca prima di tutto dal riconoscimento della loro storia e della loro fragilità.
La giornata si è conclusa a Sant’Andrea del Garigliano, dove l’Associazione Amici del Cammino ha rinnovato l’accoglienza, con la presenza di Fabio Zanni e Antonella D’Arpino, membri del direttivo dell’Associazione, confermando il valore delle alleanze locali che sostengono progetti di cura condivisa”.
Con questo primo laboratorio si apre ufficialmente
il percorso che coinvolgerà le classi 3F e 3D del Liceo Grassi, la prima
focalizzata sui laboratori di custodia e la seconda sulla comunicazione e
segnaletica del sentiero, che alterneranno attività in aula a esplorazioni sul
territorio, fino a lavorare in modo diretto sul Sentiero di Circe.