Alla Feltrinelli presentazione del libro “Gravidanza e nascita. L’identità del bambino e il rapporto con i genitori”

A cura di Cora Craus –
Sarà presentato con un prestigioso parterre a Latina venerdì 3 ottobre 2025 alle ore 18.00 presso la Libreria La Feltrinelli il libro “Gravidanza e nascita. L’identità del bambino e il rapporto con i genitori” di Joanna Chambers, Diletta Di Cesare, Alessandra Maria Monti e Daniela Polese. Un approccio culturale nuovo, laico, per sfatare luoghi comuni, stereotipi, false credenze che ancora oggi circolano, influenzando la vita delle donne, degli uomini, e purtroppo anche quella dei bambini.
Interverranno alla presentazione, Floriana Coletta, psichiatra e psicoterapeuta, Irene Monterosso, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, Valentino Righetti, psichiatra e psicoterapeuta, e Sandra Siviero, psicologa e psicoterapeuta. Saranno presenti le autrici del volume che ha la premessa della psichiatra e psicoterapeuta Marcella Fagioli.
Sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche e teoriche oggi a disposizione in medicina e psicologia sulla fisiologia della gravidanza e della nascita, il libro ne indaga gli aspetti psicologici e quelli biologici, indicando una nuova possibile visione di questi eventi. Nascita e primo anno di vita, infatti, scandiscono il tempo in cui si pongono le basi per l’identità dell’essere umano.
A differenza degli animali, il bambino ha una realtà interiore fatta di pensieri, affetti e immagini che impegna i genitori e chiunque sia in rapporto con lui a trovare una capacità di amarlo, di riconoscerne le potenzialità e di farlo crescere nel modo più felice possibile.
La conoscenza e l’informazione in questo campo diventano allora indispensabili: vivere rapporti validi crescendo in un contesto affettivo e accogliente, il più possibile libero da interferenze esterne e da culture violente e opprimenti, può porre le fondamenta per un sano sviluppo neuropsichico del bambino, in termini di prevenzione primaria, sia per quanto riguarda problemi psicologici ed eventuali patologie mentali vere e proprie, che per la realizzazione di una salute mentale per tutti.
«Ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino» diceva Picasso. È l’immagine auspicabile di un’infanzia felice, quella di cui parleranno le autrici.