Autori pontini. “SOLI MAI ” il nuovo romanzo di Claudio Volpe

Di Cora Craus –
“Soli mai”, di Claudio Volpe, è un romanzo corale e di formazione, costruito con le emozioni e le speranze di tutti e di ciascuno dei protagonisti. Un romanzo delicato e lieve nella narrazione, che racchiude profondi abissi di coraggio, sensibilità e amore. Le indescrivibili ferite dei protagonisti, attraverso la penna dell’autore, si trasformano in scale, in arcobaleni che arrivano al paradiso; e non vi è paradiso più vero di quello rappresentato da un bambino innocente e fiducioso, come tutti noi siamo stati per un momento.
“Soli mai” (Ed. Einaudi Ragazzi -Pag. 240 – € 14,90) ha una pluralità di protagonisti creati con la precisione di un cesellatore di bassorilievi e come in un prezioso bassorilievo bisogna fare attenzione e lavorare con precisione e cura i dettagli così come occorre una buona conoscenza delle tecniche di lavorazione del materiale utilizzato e Claudio Volpe, in questo nuovo libro, dà prova di essere un autentico artista e un fine conoscitore, poiché il materiale utilizzato sono l’eleganza delle parole, i sentimenti e i turbamenti che animano gli adolescenti. E adolescenti, sembra dirci l’autore, lo siamo e lo saremo tutti per sempre di fronte ad nuovo amore, ad una nuova sfida, ad un nuovo dolore, a un nuovo giorno.
Le parole sono il leitmotiv e il crocevia che pervadono la storia: punto d’incontro, di cambiamento, di crescita e reale strumento per costruirsi il futuro e spezzare le solitudini – cosa che dovrebbe essere la missione alta della scuola. Parole per gettare le fondamenta di amicizia, fiducia, affetto e amore.
“Soli mai” è un romanzo di denuncia, d’impegno sociale, di lotta contro l’ignoranza e la discriminazione: discriminati per il colore della pelle, per la propria omosessualità, per la povertà, perché nascere ai margini o trovarvisi per le imprevedibili giravolte della vita sembra essere un reato, una condizione che dà agli altri il diritto alla sopraffazione, all’abuso e allo sfruttamento. Queste non sono realtà lontane da noi, perché tutto il romanzo si srotola nell’Agro Pontino, tra Pontinia, Sabaudia e la magia del Promontorio del Circeo, luogo magico per antonomasia, con l’affascinante profilo della Maga Circe. Il romanzo si snoda nell’arco temporale di un anno, un anno che racchiude un attimo di eternità.
E allora, chi sono i personaggi uniti da un comune denominatore, il mare, e quali sono le loro storie? Non vi anticipiamo nulla: scoprirete tutto leggendo e apprezzerete la scelta che nessuno abbia aggiunto sovrastrutture alla purezza delle storie e dello stile secondo l’antica massima: “la forma è sostanza”.
Il primo personaggio che incontriamo, che ha l’onore e l’onere di aprire il romanzo, è Sunil, cui si aggiungono Jatinder, Ismael, Malena, Samir, Bahir, Mapur, Hila, Paolo e Luca. E poi c’è un piccolo, etereo personaggio che occupa poco spazio sulla carta, ma tantissimo nell’anima e nel cuore di chi lo ha amato: Mamadou. Anche in questo caso, non svelo nulla di questo personaggio, perché il suo messaggio di profonda delicatezza vorrei che il lettore/trice lo scoprisse in maniera diretta tra le pagine del romanzo. E siamo sicuri che anche in lui rimarrà per sempre quale emblema d’amore e d’amicizia.
Tutti gli scritti risuonano in maniera unica e specifica in ciascuno di noi, e quel risuonare sarà l’essenza vera che ci avrà abitato come lettori, quando la bellezza della narrazione, i nomi dei protagonisti e la delicatezza dei versi si affievoliranno nella memoria. Ecco, l’essenza rimarrà salda nella memoria emotiva. L’essenza del romanzo di Claudio Volpe sarà per me “rispetto per il soffio vitale” che aleggia in ciascun essere vivente: rispetto per quella forza viva, inesauribile, che è l’amore che non ci lascia “Soli mai”