Latina. Al Respighi omaggio a James Dashow tra Arpa, Elettronica e Visione nell’ambito del festival “Le forme del suono”

A cura di Cora Craus –
Il Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi” di Latina si conferma, con l’edizione 2025 del festival Le Forme del Suono un punto nevralgico della sperimentazione musicale contemporanea. Ad aprire la manifestazione il 10 ottobre alle ore 17 presso l’auditorium Roffredo Caetani della sede centrale del Conservatorio Respighi, in via Ezio 32, sarà il compositore e teorico statunitense James Dashow, figura centrale nella musica elettroacustica e pioniero dell’integrazione tra suono digitale e struttura musicale. Il suo seminario, dedicato al Sistema DIADI, offrirà una panoramica approfondita su come le altezze musicali possano dialogare con l’elettronica in modo organico e strutturato. Il DIADI rappresenta una delle più avanzate architetture compositive per la musica computerizzata, e Dashow ne illustrerà le potenzialità attraverso esempi e riflessioni maturate in decenni di attività.
Il giorno successivo, sempre nella stessa location ma alle ore 18, un Omaggio a James Dashow, con un concerto che vedrà protagonista l’arpista Lucia Bova, interprete raffinata e da anni collaboratrice del compositore, affiancata da Federico Scalas alla regia del suono.
La prestigiosa rassegna, da anni è riferimento per chi esplora i confini tra arte e tecnologia, continua a distinguersi per la sua capacità di intrecciare ricerca sonora, innovazione digitale e profondità espressiva.
Anche per questo evento il Conservatorio sarà spazio di espressione artistica grazie al contributo prezioso delle installazioni e delle mostre curate da MAD, Museo d’arte diffusa ideato e diretto da Fabio D’Achille: cornice visiva d’eccezione sarà la mostra Verso il paesaggio dell’artista romana Antonella Catini.
Catini, con la sua pittura digitale, propone una riflessione stratificata sul concetto di paesaggio non solo come luogo fisico, ma come territorio interiore, come spazio mentale e simbolico. Le sue opere non si affidano ai mezzi tradizionali della pittura, ma si costruiscono attraverso pixel e sovrapposizioni digitali, in una tensione poetica tra materia e astrazione: luoghi dell’anima, territori emotivi in cui lo spettatore è invitato a perdersi e ritrovarsi.
Com’è nella tradizione del più importante punto di riferimento della cultura musicale a Latina, diretto dal M° Cristiano Becherucci, gli eventi sono ad ingresso è libero fino a esaurimento posti.
“Il programma – si legge in una nota del Conservatorio – è un viaggio nella produzione elettroacustica di Dashow, tra opere storiche e prime assolute:
Reconstructions 1992, Arpa e computer, un dialogo tra gesto strumentale e sintesi digitale Soundings, In Pure Duration N.5 2012 Arpa e suoni elettronici ottofonici, unì esplorazione del tempo puro, La Bottega del Suono 2024 Musica elettroacustica ottofonica, prima esecuzione assoluta, Media Survival Kit 1995–96 Satira lirica in tre parti con testi di Bruno Ballardini, voci elaborate elettronicamente, strumenti e video.
Media Survival Kit rappresenta uno dei momenti più teatrali e provocatori del concerto: una riflessione acuta e ironica sulla comunicazione contemporanea, con un cast vocale e strumentale d’eccezione. Tra i protagonisti: Lucia Bova, Claudio Bianchi, Bruno Ballardini, Barbara Lazotti, Alfredo Lombardozzi, Pinotto Fava, Paul Goldfield (percussioni), Paola Bucan (violoncello), Corrado Canonici (contrabbasso) e Nicholas Anagnostis (fischiatore).