Il libro. “È proprio vero che la mamma è la migliore delle società – Ippolito Nievo e Adele Nievo Marin” di Angelo Fàvaro. Un grande successo la presentazione

Di Cora Craus –
Con un parterre di relatori di grande spessore accademico, di fluida oratoria e dotati di spontanea simpatia si è creato un mix che ha reso il pubblico attento, rilassato e ricettivo. Parliamo della presentazione del libro “È proprio vero che la mamma è la migliore delle società – Ippolito Nievo e Adele Nievo Marin: vita, letteratura e storia (in appendice il carteggio con lettere edite e inedite)”, ultima fatica scientifica del prof. Angelo Fàvaro.
Senz’altro uno degli appuntamenti più attesi nel capoluogo pontino che ha attirato la presenza di numerosi docenti universitari provenienti da varie università italiane, certamente per il prestigio e la stima di cui gode l’autore in campo accademico; ma anche per il valore scientifico-letterario in sé trattandosi della prima ricostruzione e catalogazione dell’epistolario tra Ippolito Nievo e sua madre Adele Nievo Marin. Un lavoro che ha impegnato per circa sei anni il prof. Fàvaro, il quale da anni studia la figura di Nievo ed è, tra l’altro, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo. “Dalle lettere raccolte nel volume – ha esordito l’autore – emerge un rapporto unico tra Ippolito e la madre Adele, intenso e moderno, che si svolge in uno dei momenti più fervidi del Risorgimento e che vale la pena esplorare”.
La presentazione, organizzata dall’associazione “ARCO – Arti Contemporanee”, si è svolta in un luogo storico di Latina: “La Casa del Combattente”, designata “Luogo del Cuore – FAI”, una realtà ospitante rinnovata e resa sempre più accogliente. Un punto di riferimento per gli eventi culturali e non solo della città.
Come abbiamo ricordato, il parterre dei relatori è stato di altissimo livello costituito da Rino Caputo, già Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata; Maura Locatore, dell’Università di Poitiers; Anna Pozzi, dell’Università di Roma Tor Vergata; l’autore dello studio, Angelo Fàvaro, dell’Università di Roma Tor Vergata; Maria Antonietta Garullo, dell’Università Mercatorum che ha moderato l’incontro con inappuntabile professionalità e disponibilità.
“Il volume, – come hanno ribadito più volte i relatori, – esplora, attraverso le lettere tra Ippolito e sua madre Adele Marin, un tessuto di circostanze storiche e relazioni intellettuali, che permette di osservare e ricostruire gli aspetti cruciali di una società in tumultuoso cambiamento”. La presentazione ha costituito un prezioso momento di riflessione sull’autore delle “Confessioni di un italiano” e sulla figura, talvolta più in ombra, della madre, Adele Nievo Marin.
“La scrittura epistolare – ha spiegato Rino Caputo, già Preside della facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata – rappresenta un potente mezzo per entrare nell’io autoriale, nella sua vita, nel suo scrittoio e, nel caso dell’epistolario di e intorno a Nievo, si aggiunge lo sfondo dell’importante contesto storico, rendendola una lettura attraente sia per gli studiosi, sia per ogni lettore”.
Tutti i relatori sono stati concordi nel sottolineare l’importanza di rendere centrale lo studio di Ippolito Nievo nelle scuole perché rappresenta un rilevante anello di congiunzione tra il Risorgimento e la Prima guerra Mondiale e una chiave interpretativa di un periodo storico che “popolarmente” siamo portati a considerare come locale, solo italiano mentre esso è un avvenimento europeo, internazionale che ha coinvolto Stati come l’Inghilterra; gustoso è l’aneddoto narrato da Rino Caputo sulla regina Vittoria, che esortava il re Vittorio Emanuele II a lasciar perdere quel ginepraio dell’Unità d’Italia. Pensiamo anche alla Francia e all’Impero austro- ungarico che da solo racchiudeva sotto di sé buona parte dell’Europa. D’altronde si parla di un periodo caratterizzato dall’egemonia del pensiero mazziniano, e Mazzini allora era esule in Inghilterra, e di una figura con mille chiari scuri come Giuseppe Garibaldi, “eroe dei due mondi”. Un periodo di guerra che ha provocato, anche, il ladrocinio di tanti beni del Sud.
QUARTA DI COPERTINA.
Il libro:“È proprio vero che la mamma è la migliore delle società – Ippolito Nievo e Adele Nievo Marin: vita, letteratura e storia (in appendice il carteggio con lettere edite e inedite)” di Angelo Fàvaro – ed. Franco Cesati – pag. 365 – € 35
Chiunque abbia sfogliato anche solo poche pagine dell’epistolario di Ippolito Nievo si è imbattuto in un documento di rara intensità ed eccezionale spessore umano. Questo nuovo volume esplora, attraverso le lettere tra Ippolito e sua madre Adele Marin, un tessuto di circostanze storiche e relazioni intellettuali, che permette di osservare e ricostruire gli aspetti cruciali di una società in tumultuoso cambiamento. Fulcro di questa ricerca sono le aspirazioni artistiche, letterarie e patriottiche di un giovane in dialogo con la madre: un legame straordinario che lascia un’impronta profonda sulla psicologia e sulla carriera del poeta degli Amori Garibaldini. Dalle lettere emergono i contorni di un rapporto unico, intenso e sorprendentemente moderno, che si svolge in uno dei momenti più fervidi del Risorgimento. Questo dialogo a distanza riaccende, oggi, una storia umana, commovente e vibrante, e la ricomposizione del carteggio invita il lettore a riscoprire il valore di una presenza materna affettuosa, e di una guida decisiva nella vita e nelle scelte di un uomo dell’Ottocento, l’autore delle Confessioni di un Italiano.