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Applausi per la Top Volley, Modena in finale

di Marina Bassano –

Top Volley Latina- Parmareggio Modena 0-3 (20-25, 19-25, 22-25)

Non è bastato stavolta il cuore e la voglia di non finire la stagione dei ragazzi di Gianlorenzo Blengini, in gara 2 di semifinale la corazzata Modena si prende di forza la finale sul taraflex del Palazzetto di Frosinone.

Davanti a 3100 spettatori la Top Volley chiude tra gli applausi una stagione da record, che l’ha portata ad essere tra le prime quattro squadre del campionato.

Il primo set si indirizza da subito sui binari di Modena che parte determinata a non lasciare niente o quasi agli avversari. 9-5 il parziale con un muro su Tine Urnaut dopo una bella difesa di Loris Manià. Al time out tecnico si arriva con Modena avanti 12-9, Luca Vettori firma l’ace del 16-12, Blengini dopo il muro su Urnaut del 18-13 chiama time out. Entra Jeroen Rauwerdink e sigla il 17-21 e costringe Angelo Lorenzetti a fermare il gioco. Modena riprende subito le redini del gioco e Matteo Piano si guadagna il set ball sul 24-19. Chiude un errore di Todor Skrimov al servizio sul 25-20 per Modena.

Il primo set evidenzia le linee guida della gara, con la Top Volley che sbaglia stranamente molto in battuta senza ottenere punti diretti e non riesce a trovare molti sbocchi in attacco; Modena con un muro attento e una battuta incisiva che mette in difficoltà la ricezione avversaria.

Il secondo set inizia in modo equilibrato, si gioca punto a punto. Latina arriva avanti 12-11 al time out tecnico. Importante il punto del 13-11, siglato da Urnaut con Daniele Sottile che va sotto la curva dei tifosi a incitare il tifo. Modena non si fida e chiama subito time out e impatta il punteggio sul 15 pari su ace di Nemanja Petric. A questo punto è Latina a chiamare tempo. Earvin Ngapeth mette a terra il contrattacco del 18-17 e sul 20-18 c’è il break degli ospiti. Momento di confusione nel campo Latina, Blengini lo vede e ferma il gioco. Serve a poco perchè Bruninho e compagni allungano sul 23-19 con un doppio muro su attacco di Dylan Davis. Chiude Piano sul 25-19.

Si aspetta la reazione della Top Volley, come sempre avvenuto in campionato e nei playoff, ma il terzo parziale inizia ancora con i gialloblù che spingono, 3-0 e subito time out Blengini. Sottile mura Ngapeth sul 2-5, ma Latina fa fatica e sente inevitabilmente la stanchezza fisica e mentale delle 3 gare con Treia e del tie break di Sabato, gare giocate tutte con sestetto obbligato. Modena scappa sull’11-5 e trova un cambio palla facile. Petric mette a terra l’ace del 18-11, e quando sembra tutto finito, ancora una volta Latina rialza la testa e Sasa Starovic attacca per il 15-20; Lorenzetti chiama i suoi per arginare questo ultimo tentativo dei padroni di casa. Ma la Top Volley raccoglie le ultime forze che ha per provare a risalire, muro su Vettori e attacco fuori di Pieter Verhees e subito meno 3 sul 17-20. Sbaglia anche Ngapeth e Latina è a meno 2. Il set improvvisamente si accende e un altro muro su Vettori fa il 20-21. Sul 22-23 Modena, Starovic tira una battuta delle sue ma pesta la linea di fondo campo; il video check conferma la decisione arbitrale. Modena è al match ball che vale la finale, chiuso da Ngapeth sul 25-22.

Latina saluta i propri tifosi accorsi a Frosinone per vivere questa partita, per provare fino alla fine contro una squadra più forte. Non si sono tirati in ballo gli assenti quando si è vinto contro Treia, non si devono tirare in ballo ora che si è eliminati, ma sicuramente un pensiero alla trama che si sarebbe potuta scrivere con tutti gli effettivi a disposizione è passato per la mente a tutti. Con un pizzico di fortuna in più anche la trama di gara 1 sarebbe potuta essere diversa.

Latina paga la stanchezza di questi playoff giocati sempre al 110%, tirando fuori tutto quello che si poteva dare e superando sempre il limite delle proprie risorse. Modena ha meritato di andare in finale, dove aspetta gara 3 tra Trento e Perugia per conoscere la sua avversaria.

La premiazione di Starovic come MVP assoluto dei quarti di finale, la dice lunga sulla qualità messa in campo dall’opposto serbo sorretto da tutta la squadra e guidati magistralmente dalla panchina di Blengini, perchè i meriti degli atleti sono enormi, ma questo risultato è un piccolo grande capolavoro del loro allenatore.

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