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Gianni Amelio, continua ad affascinare la Festa del Cinema di Roma.

di Chiara Trabolotti –

GIANNI AMELIO ALLA FESTA DEL CINEMA

 

Un numero, un cognome, una rigida tabella sul registro di classe, l’odore della colla, le mani sporche di gesso e i vecchi ricordi chiusi nell’armadio prendono facilmente consistenza grazie al documentario di Gianni Amelio e della montatrice Cecilia Pagliarani. L’intento della pellicola è quella di raccontare il passato per risvegliare l’attenzione sui giorni nostri.

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Affrontare il problema scuola è oggi più che mai essenziale. È questo l’argomento trattato in “Registro di classe-libro primo 1900-1960”. Un film realizzato grazie ai materiali d’archivio che rielabora con sapienza il racconto di un’Italia ancora rurale, ancora poco unita, dove la scuola non conosce televisione né tantomeno internet, come supporti per la diffusione di una lingua unitaria, dove il modello educativo ottocentesco sta collassando al confronto con la modernità, dove la scuola è ancora in prima linea in una funzione non solo educativa e pedagogica ma di sussidio sociale.

Un viaggio lungo più di un secolo, tra insegnanti, bambini, genitori di ogni parte della Penisola, grandi aspettative e delusioni spesso profonde vissute in prima persona.

Con questo docu-film il messaggio principale di Amelio è quello di far emergere una necessità vera della società di oggi e cioè che non si può rinunciare alla scuola. Ogni volta che si parla di tagli all’istruzione e a tutto ciò che è cultura, allora si taglia qualcosa di vitale. Un Paese che ha voglia di crescere dovrebbe rifondare la cultura investendo sui bambini, su coloro che saranno i cittadini del futuro.

Prodotto dall’Istituto Luce-Cinecittà con Rai Cinema e Rai Con, l’opera offre con dovizia di ricerca un affresco esaustivo di ciò che è stato il servizio scolastico dall’Italia monarchica fino al 1960.

“Io non posso dire come sarà la scuola di domani, posso solo dirvi che sarà diversa da quella di ieri e di oggi. Credo siamo sulla strada buona. Scorrendo la storia vediamo ci sono stati progressi enormi” – ci ha spiegato Amelio. 

Insomma è stato un appuntamento che non avrei potuto perdere ieri sera al MAXXI, mentre anche oggi il programma è ancora ricco. 
Davvero le riflessioni di Amelio credo vogliano rispecchiare il passato per riflettere il presente, e forse illuminare il futuro. In attesa che arrivi un “libro secondo”.

 

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