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I leggendari “rimedi della nonna”. Come curarsi senza ricorrere ai farmaci.

di Emanuela Federici –

Medicinali. Quanto ci piacciono? Tanti, troppi! Sempre in borsa e a portata di mano. Diciamo che il finanziamento costante delle farmacie lo abbiamo preso un po’ troppo sul serio, tanto da ricorrere alla classica – e deleteria – aspirina anche per un banale mal di testa.

Casi gravi a parte, a volte basterebbe un semplice e testato (da generazioni) metodo naturale per curare delle patologie che all’improvviso fanno capolino nella nostra vita. I cosiddetti “rimedi della nonna”. Perfetti per chiunque e sempre in voga.

Prendiamo la tachicardia, per esempio. Chi non ne soffre? Anche solo dopo una bella/brutta notizia ci si ritrova a doversi giostrare tra affanno e spossatezza. Non c’è bisogno del Rytmonorm! Basta un cucchiaino di valeriana secca in un po’ d’acqua, farla bollire per dieci minuti e il gioco è fatto. La valeriana infatti non solo aiuta a rasserenare la persona, ma è usata per regolare il ritmo cardiaco. Non avete la valeriana o abitate a dieci chilometri dall’erboristeria più vicina? Potete mettere diverse foglie di lattuga in un litro di acqua bollente, coprire e filtrare. E’ possibile berne fino a 3 tazze al giorno per un effetto rilassante.

Passiamo a qualcosa di più comune: l’acidità di stomaco. A volte i bruciori rendono stanchi e irritabili e mangiare diventa impossibile. Per un sollievo immediato la nonna ideale consiglia 2 cucchiaini di farina bianca diluiti in un bicchiere d’acqua tiepida. Oppure si può mangiare l’estremità di un’invidia cruda o una mela prima dei pasti e bere infusi di maggiorana o melissa.

Sapevate che il mal di testa può essere causato dall’assunzione di alcuni alimenti come dadi da cucina, insaccati, alcol, cioccolato, soia e formaggi fermentati e stagionati? Beh, il rimedio naturale sta nelle patate. Si tagliano a fette e si applicano su fronte, tempie e occhi per far sparire il dolore in mezzora. Altrimenti si può sempre ricorrere a tisane rilassanti che aiutano a eliminare la tensione.

Mal di gola? Laura, nonna di due splendidi bimbi di 5 e 2 anni, ci spiega come fare: “Mettete del sale grosso in una padella a fuoco medio. Aspettate che sia bollente e versatelo in un canovaccio. Potete avvolgere il sacchetto in un altro telo da cucina, se dovesse scottare troppo. Poggiatelo direttamente sul petto, alla base della gola. Non troppo in basso, altrimenti si rischia di infiammare i bronchi. Può essere usato anche per il raffreddore, poggiandolo sulla fronte, alla base del naso. Il sollievo è immediato”. E poi dicono che il sale fa male…

L’incubo di tutti però rimane sempre quello. Una belva famelica che resta in agguato nell’ombra, aspettando solo una tua distrazione per assalirti e flagellarti. Sì, sto parlando del singhiozzo. Giornate intere passate a trattenere il fiato e a contare fino a 30, come insegnavano da bambini. Io personalmente mi rifugio sempre nel metodo tramandatomi da mio padre: una filastrocca da recitare per tre volte consecutive e seguita da un lungo bicchiere d’acqua da mandare giù tutto d’un fiato. Una cosa abbastanza imbarazzante, devo dire, soprattutto se sei in pubblico. Ma funziona nella maggior parte dei casi, anche sugli scettici. Ci sono comunque tanti altri rimedi per placare gli spasmi del diaframma. Primo fra tutti il tenace cucchiaino di zucchero con qualche goccia di limone. Intramontabile. Si può prendere un sacchetto di carta e soffiarci dentro; respirare l’anidrite carbonica espulsa dovrebbe dare sollievo. Potete bere acqua a piccoli sorsi per calmare i nervi o solleticare il palato con la lingua o con uno spazzolino per fermare le contrazioni continue. E last but not least, come dicono i cugini d’oltremanica, una bella “toccatina d’orecchie”. A quanto pare massaggiare i lobi stimolerebbe le terminazioni nervose coinvolte nel ciclo del singhiozzo e aiuterebbe a calmare gli spasmi.

Insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Basta informarsi e provare a preservare il nostro corpo dalle tossine che ci consigliano i medici ogni giorno. Su internet si può trovare di tutto, dai rimedi alla prevenzione. A questo punto… Buona navigazione!

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Emanuela Federici

Emanuela Federici

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