Conservatorio “O. Respighi” presenta il concerto: “Ancor che col Partire – Dialoghi musicali tra Cinque, Sei e Settecento”

A cura di Cora Craus –
Giovedì 6 novembre, ad entrata libera, ore 18:00 presso Sala C – Sede staccata del Conservatorio “O. Respighi” – Via Ezio 26, il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina presenta il concerto “Ancor che col Partire – Dialoghi musicali tra Cinque, Sei e Settecento”, un viaggio sonoro che attraversa tre secoli di musica, tra madrigali, danze, arie e invenzioni strumentali.
Protagonisti del concerto saranno i docenti del Dipartimento, interpreti d’eccezione specializzati nell’esecuzione su strumenti originali: Raffaella Milanesi, soprano; Giorgio Matteoli, flauti dolci; Silvia De Maria, viola da gamba; Francesco Tomasi, liuto e tiorba; Michele Chiaramida, clavicembalo.
Il programma include opere di De Rore, Bassano, Rognoni, Spadi, Frescobaldi, Ferrari, Marini, Purcell e Haendel, una raffinata selezione di brani vocali e strumentali dalla spiccata varietà stilistica e libertà espressiva. Il concerto è un momento per celebrare la diversità e la ricchezza della musica occidentale, mostrando come diversi stili e linguaggi musicali possano coesistere e influenzarsi a vicenda. Potremmo anche riflettere sulla continuità e sulla discontinuità nella storia della musica, e su come le opere del passato continuino a influenzare la musica di oggi.
L’evento si inserisce nella rassegna MAD – Museo Arte Diffusa, che per l’occasione ospita la mostra d’arte contemporanea “Vidi e Ascoltai” dell’artista Giuseppe Fucsia, a cura di Fabio D’Achille: un dialogo tra musica antica e linguaggio visivo contemporaneo.
Curiosità sulla mostra: “Vidi e Ascoltai” dell’artista siciliano Giuseppe Fucsia.
Il titolo della mostra è ispirato da un brano di Platone, “Jone ovvero Del Furore Poetico”. “In qualunque realtà o divinità – scrive Enrico Smith – possiate credere, sappiate che, come afferma Platone, chi scrive è sempre tenuto per mano e accompagnato da un dio. E così tutti gli artisti quando scolpiscono, dipingono, recitano, o qualsiasi espressione vogliano dare alle loro capacità, da una divinità invisibile sono guidati. Tu sei colui che vide, dentro di sé udì e poi ascoltò…
Poiché il demone ti è accanto, e ti suggerisce appoggiato alla tua spalla.
Fucsia dapprima vide, quindi dopo aver posato lo sguardo cominciò ad udire. Ma quello che udiva proveniva da fuori di sé e non corrispondeva affatto a quello che avrebbe davvero voluto vedere. Perciò ricominciò da capo. Vide, vide ancora… smise così di udire soltanto, e iniziò ad ascoltare. E l’ascolto gli svelò il demone interiore, regalandogli finalmente il rumore libero dei colori e il sibilo audace delle forme dentro di sé, per ricominciare ogni volta, pennellata su pennellata, fotogramma per fotogramma…
E questo mi dice ora Fucsia: “Il demone del furore poetico mi è amico ed è qui, accanto a me. Vidi e ascoltai, e così rappresentai…”
Referente evento:
M° Giorgio Matteoli | matteoli@conslatina.it
Info: www.conslatina.it