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QUELLO DI CUI SI PARLA POCO: EMORROIDI, UN APPROCCIO MODERNO PER SCONFIGGERE I TABÙ

Dottoressa Sara Nicodemi – LE EMORROIDI IN CHIAVE MODERNA NELL’ANTICO CASTELLO DI MAENZA

 

Presso il Castello di Maenza, si è tenuto nei giorni scorsi un convegno aperto al pubblico sulla patologia emorroidaria dal titolo: “EMORROIDI… TRATTAMENTO MODERNO PER UN PROBLEMA TRADIZIONALE”.

La splendida location ha ospitato un gruppo multidisciplinare di specialisti che hanno dato vita ad un incontro-dibattito tra proctologi, medici di varie specialità, infermieri e pubblico attivo.

L’incontro si è concluso con un dibattito al quale ha partecipato anche il pubblico presente e la giornalista Alga Madia, invitata dagli organizzatori.

La disponibilità e l’attenta partecipazione dell’amministrazione comunale nella veste di sindaco, assessore alla sanità e vice-sindaco, che dimostrano costantemente una reale attenzione verso eventi culturali arrecanti prestigio al proprio comune, hanno reso onore all’evento.

Lo scopo principe della giornata pontina era quello di aiutare la popolazione ad avvicinarsi senza timore e vergogna a questo problema.

A organizzare la Alphrema, azienda farmaceutica leder nel settore, che ha supportato  l’evento e fornito le basi per la comprensione delle strategie terapeutiche.

L’approccio adottato dal gruppo pontino si è rivelato efficace e si auspica sia precursore di molti altri incontri di dialogo.

“La patologia emorroidaria viene spesso trascurata e sottovalutata dai pazienti per un senso di vergogna, d’imbarazzo e scarsa conoscenza del problema!”

L’emorroidi sono dei “cuscinetti” costituiti da tessuto riccamente vascolarizzato. Sono presenti fin dalla nascita e sono importanti non solo nel meccanismo della defecazione ma anche nella continenza a feci e gas.

Le emorroidi diventano patologiche quando un prolasso mucoso determina la discesa delle stesse che diventano gonfie ed infiammate, determinando la cosiddetta “malattia emorroidaria”.

Al di là dell’ereditarietà, le cause della patologia emorroidaria non sono ben chiare! Nota è la correlazione con alcuni fattori di rischio tra i quali: la stazione eretta prolungata, una dieta povera di fibre, la ridotta assunzione di liquidi, la gravidanza, la stipsi, il sollevamento di pesi, gli sforzi accentuati…

Gli uomini soffrono più spesso delle donne di emorroidi, ma quest’ultime possono essere affette più spesso da prolassi multi-compartimentali che quindi possono coinvolgere non solo il retto ma anche la vagina e la vescica!

La terapia varia a seconda dello stadio della patologia e dell’eventuale prolasso degli altri organi pelvici.

I vari presidi terapeutici comprendono variazioni delle abitudini alimentari, quali una dieta povera di grassi e ricca di fibre, ma in generale un’alimentazione che faciliti la progressione intestinale! Modifiche dello stile di vita con un’adeguata attività fisica sono opportune. Negli stadi iniziali la terapia medica può essere efficace mentre negli stadi avanzati si deve spesso ricorrere alla chirurgia!

I sintomi sono vari e comprendono dolore, sanguinamento, prurito, tenesmo.

La visita di un esperto ci permette di curare l’emorroidi ma anche di escludere patologie anche molto più gravi.

“Noi donne siamo esposte al rischio di una patologia emorroidaria nel periodo più fragile della nostra vita: la gravidanza! Tenete ben a mente che una crisi emorroidaria non fa parte del “Pacchetto gravidanza”, che non è un evento fisiologico. La visita di uno specialista proctologo ci può aiutare a restituire la magia a questo evento meraviglioso”.

Un lauto invito a rivolgersi ai medici senza timore.

Anche la nostra provincia fornisce un servizio di proctologia ben organizzato e noi non siamo sole.

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