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“Museo. La poesia ceneriera di Libero De Libero”, alla Feltrinelli con l’autore Leone D’Ambrosio.

 

 di Cora Craus –

Giovedì, 20 ottobre alle 17,30 presso la Feltrinelli di Latina, il poeta pontino Leone D’Ambrosio presenterà il suo saggio “Museo. La poesia ceneriera di Libero De Libero”; insieme all’autore interverranno il Prof Rino Caputi, il poeta Pietro Vitelli e il Prof Antonio Polselli.

Il saggio viene pubblicato per ricordare i trentacinque anni dalla morte di Libero De Libero. Il libro è arricchito da trentanove poesie “inedite” del grande poeta fondano dimenticato dalla critica e dalle case editrici. Un libro, un saggio di cui noi di Esseredonna-Magazine abbiamo già ampiamente scritto.

L’incontro alla Feltrinelli sarà anche l’occasione per condividere la notizia che Leone D’Ambrosio ha appena ricevuto il Premio Nazionale di Poesia “Annibal Caro” di Civita di Bagnoreggio per la sua ultima raccolta di poesie “La stanza d’Ippocrate” (ed. Laterza) con la prestigiosa prefazione di Leone Piccioni.

La giuria del premio che ha decretato la vittoria del poeta pontino era costituita tra gli altri da Maria Borio, Biancamaria Frabotta, Elio Pecora, Davide Rondoni, Ottavio Rossani, Lello Voce. La giuria era composta da 100 persone provenienti da tutta Italia (fra scrittori, artisti, docenti universitari, insegnanti, giornalisti, ecc.), compresi 10 giovani di età inferiore ai 21 anni.

Qualche notizia in più sul luogo, il Premio Letterario e la motivazione attraverso le parole degli organizzatori: “Nella città che muore, la parola non muore. Nell’atmosfera sospesa di Civita di Bagnoregio torna per il secondo anno consecutivo “La parola che non muore”, il festival nazionale delle arti diretto dagli scrittori Massimo Arcangeli e Giancarlo Liviano D’Arcangelo.

Il borgo di Civita di Bagnoregio è un simbolo naturale della cultura che resiste, attraverso la conservazione caparbia di una memoria che si tramanda da secoli. Un luogo ideale per avviare riflessioni e letture fra narrativa e poesia, cinema e saggistica, lavoro critico ed esperienza personale (per una parola che è ancora fortunatamente viva, e intende anzi continuare a vivere), come primo passo per la realizzazione di un progetto di più ampio respiro che trarrà più d’uno spunto dall’onda lunga di un quinquennio di celebrazioni dantesche (nel 2021 ricorrerà il settecentesimo dalla morte del poeta) e dall’altra importante ricorrenza legata ad Annibal Caro (quattrocentocinquantesimo dalla morte).

A quest’ultimo è stato reso omaggio con un premio di poesia, “Caro poeta”, realizzato in collaborazione con l’AIIC (Association Internationale des Interprètes de Conférence) riservato alle raccolte poetiche in lingua italiana pubblicate fra il 2015 e il 2016. Il vincitore di questo premio gemellato con quello in onore di Caro, in quanto traduttore (in endecasillabi sciolti) dell’Eneide, istituito a Civitanova Marche, luogo di nascita del letterato e poeta, è Leone D’Ambrosio”

 

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Cora Craus

Cora Craus

Giornalista